Anticipato dal singolo “Drown”, da un mesetto è uscito “A NEW WAY OF LIFE”, opera prima della formazione veneta TEARS OF BLOOD, che interpreta un nuovo modo di concepire la propria esistenza.
Un nuovo corso che per i Tears of Blood ha trovato la sua ragion d’essere nella vita di band, che diventa una seconda famiglia, e in senso più ampio nella musica, fonte di nuove speranze, capace di trasformare le proprie prospettive come una piccola ma fondamentale luce, per prendere il sopravvento sulla realtà e guardarla da nuove angolazioni.
Una sintesi del sentire contemporaneo comune a molti giovanissimi, che ritrovandosi in quel limbo che non ha più nulla dell’adolescenza e ancora poco della vita adulta, si confrontano con l’esistenza e con l’idea di un futuro instabile e insicuro. Un’incertezza che può paralizzare se non si riesce a trovare un’ancora a cui aggrapparsi, un senso costante di insufficienza, di mancanza che deve essere in qualche modo colmata. “A new way of life” è un disco profondo, positivo, carico di emozioni e stati d’animo. Racconta l’importanza dell’amicizia e della condivisione (“Legion”), la voglia di riscossa, la speranza come appiglio per riemergere e la capacità di trovare la forza di combattere i propri demoni e liberarsi dalle proprie paure (“Drown”, “Demon of the world”). Narra la disperazione e il dolore affrontando con sensibilità lo struggente tema del suicidio, tragico epilogo in “Death is Near”. Si interroga sugli ostacoli mentali che a volte noi stessi ci imponiamo e sulla necessità di prendere ogni momento della vita come una chance per darle una direzione diversa, diventando protagonisti di un personale cambiamento, sfuggendo all’indifferenza, alla rassegnazione e ai dogmi di una società che punta tutto sull’esteriorità dei rapporti.
Nel disco trovano spazio anche alcuni spunti letterari che rimandano all’inferno dantesco, con riferimenti a Caronte, al Cocito, alle anime che scontano i loro peccati, espediente narrativo per descrivere la ricerca di sé e di una a new way of life.
Individuando i loro riferimenti musicali in band come Trivium, Bullet for my Valentine o Five finger death punch, i Tears of Blood, propongono un sound di forte impatto, ruvido e graffiante. L’alternanza di riff granitici e melodie accattivanti, l’alchimia tra i componenti della band, suoni potenti e aggressivi, linee melodiche estremamente pulite e curate, costituiscono la base delle loro composizioni.
12 nuove canzoni cui si aggiunge una bonus track inserita nella sola versione digitale del disco.
Si tratta di “In my hands”, singolo pubblicato nel 2015 a cui i Tears of Blood sono molto legati e che quindi non poteva mancare.
“DROWN” official video https://youtu.be/AKqOKjVdVUI
BIOGRAFIA.
I Tears of Blood sono una band alternative metal con base a Treviso. Nati da un’idea di Diego Cecchetto e Alessandro Billiato muovono i primi passi nel 2015. Iniziano sin da subito a scrivere e a produrre materiale inedito. Il successivo ingresso in formazione di Alexander Guarneri e l’arrivo alla batteria di Francesco Truccolo (che sostituisce Ludovico Antiga), completano la line up conferendo alla band l’equilibrio perfetto che li porterà alla realizzazione del loro disco d’esordio. Già al banco di prova con un primo singolo presentato nel settembre del 2015 “In my hands”, seguito dal lyric video di “Demon of the world”, il 3 ottobre 2016 pubblicano “Drown”, nuovo singolo anticipazione di “A new way of life” (distr. Self/Artist Firts Digital), opera prima della formazione veneta, in uscita il prossimo 14 ottobre, la cui promozione sarà curata da IndieBox Music.
I Tears of Blood sono:
Alexander Guarneri – Vocals, Bass
Diego Cecchetto – Guitars, Vocals
Alessandro “Billy” Billiato Guitars, Vocals
Francesco Truccolo – Drums.