Le località in cui è ammessa la balneazione
in mare, su laghi e corsi d’acqua sono deliberate annualmente con
Decreto della Giunta regionale sulla base dei rilievi
microbiologici effettuati dall’Agenzia regionale per la
protezione dell’ambiente (Arpa) nelle quattro precedenti stagioni
balneari (aprile-settembre). Eventuali richieste per destinare
altri siti alla balneazione devono essere fatte dai Comuni
interessati e potranno essere accolte dopo un positivo esito del
monitoraggio quadriennale.
Lo precisa la stessa Agenzia per l’ambiente in seguito ai dubbi
espressi negli ultimi giorni da alcuni primi cittadini della
montagna friulana per il mancato riconoscimento di tratti di
fiume come idonei all’attività ricreativa della balneazione.
In proposito Arpa ricorda che una località non può essere
classificata come balneabile a priori, solo per il fatto che le
persone vi effettuino per tradizione il bagno. L’attribuzione del
requisito di idoneità alla balneazione viene invece assegnato
dalla Regione a quelle località che rispettano i requisiti della
normativa comunitaria, recepita dal D.Lgs. 116/08, che prevede
l’effettuazione di valutazioni ed indagini atte ad individuare le
pressioni ambientali legate ad attività produttive (scarichi
urbani o industriali, aree portuali, etc.), che non incidano
sulla qualità delle acque dal punto di vista sanitario.
Solo un puntuale monitoraggio svolto nell’arco di quattro anni
può dunque permettere al sito designato di ottenere la “patente”
di balneabilità. La classificazione delle acque idonee alla
balneazione e l’attribuzione della classe di qualità viene infine
resa pubblica annualmente dalla Regione con apposito Decreto,
notificato al Ministero della Salute e, tramite questo, alla
Commissione EU.
In ogni caso Arpa ribadisce che qualsiasi Amministrazione
comunale interessata può far richiesta alla Regione di
riconoscimento di nuove aree da destinare all’attività ricreativa
della balneazione. In questi casi la Regione, verificata la
sostenibilità della richiesta, darà inizio al monitoraggio
quadriennale e, qualora gli esiti siano buoni, potrà decretare
l’idoneità balneazione di un nuovo sito.