Calenda, in Italia presenti altri progetti già autorizzati e
ancora non costruiti
Udine, 2 feb – “La Regione formalizzerà la propria contrarietà
al progetto tramite l’espressione di una Intesa negativa nella
Conferenza dei servizi al ministero dello Sviluppo economico”.
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani, che oggi ha ricevuto dal ministro dello Sviluppo
Carlo Calenda una lettera in risposta alla richiesta di precisare
la posizione del Governo in merito alla realizzazione di un
rigassificatore nella località di Zaule a Trieste.
Il ministro, nella sua lettera, ha precisato di essere a
conoscenza della volontà della Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia, già formalizzata nel Piano Energetico Regionale
approvato nel 2015, di non autorizzare sul proprio territorio il
terminale GNL, “ritenendo tale progetto sovradimensionato per la
Regione medesima, oltreché in contrasto con il modello di
sviluppo del Porto di Trieste”.
Calenda ha confermato inoltre che “la riunione della Conferenza
dei Servizi sarà convocata con un termine che consenta alla
Regione Friuli Venezia Giulia di esprimersi in merito all’Intesa,
necessaria in base alle norme vigenti per il rilascio
dell’autorizzazione”.
In presenza di un’Intesa negativa da parte della Regione, il
ministro ha quindi indicato che “verranno effettuate le
conseguenti valutazioni di interesse complessivo così come
previsto dalla normativa, ai fini della conclusione del
procedimento”, e ha chiuso precisando che sarà tenuto conto anche
“della presenza in Italia già di altri progetti di impianti di
rigassificazione autorizzati, di cui non è stata ancora avviata
la costruzione, e degli ulteriori progetti similari in corso di
esame presso questo ministero”.
Per Serracchiani “questa lettera traccia un percorso preciso che,
in virtù della chiarissima posizione della Regione e dello
scenario nazionale che ci era già stato verbalmente disegnato dal
ministro, porterà alla chiusura di ogni ipotesi in merito a un
rigassificatore che nessuno vuole e di cui nessuno ha veramente
bisogno”.