E’ molto chiaro, lampante, il fatto che l’Udinese nella partita di Domenica scorsa contro il Milan ha fatto dei passi avanti decisivi nella maturazione del complesso squadra. Nello stesso modo e nella stessa misura è parimenti lampante che la dimensione connotata dalla squadra bianconera contro i rossoneri alla Dacia Arena/ Friuli è una dimensione che può parzialmente soddisfare, per le motivazioni che andremo ad enucleare di seguito, nei meandri di questo nostro “giovane” spazio settimanale di commento. Quel che preminentemente va contestato alla squadra bianconera di questi tempi è che l’intensità di gioco complessiva messa in mostra in tempi recenti dalla squadra non è propriamente in linea con i livelli attesi e confacenti ad una squadra fresca e promettente, seppur di non altissimo rango, come l’Udinese. La squadra corre poco, non sempre fa girare palla alla dovuta velocità di circolazione e dimostra di avere frequenti momenti di discontinuità. E ciò non è che sia poco rilevante, poiché se una squadra giovane come l’Udinese denota già problemi di scarso atletismo così precocemente allora si che la situazione non è così perfettamente felice per quanto attiene all’economia delle situazioni latitanti in casa bianconera. In special modo al momento attuale, nella congiuntura nella quale ci vuole una squadra pronta a cogliere il momento nel migliore dei modi, assaltando quella fase in cui ogni partita è buona per fare punti contro le concorrenti dirette, il format che deve quasi per forza avere una squadra come quella bianconera è assolutamente ben delineato ed inequivocabile. Ci vuole una squadra che faccia girare palla alla velocità della luce, che dimostri tempista al punto tale da essere sempre al posto giusto, o nel assetto giusto, al momento esatto in cui serva e soprattutto una squadra che non finisca la benzina prima di arrivare a destinazione ossia alla parte finale di ogni singola partita. E’ assolutamente necessario quindi che l’Udinese incentri la sua attenzione domenica prossima a Verona sugli aspetti prettamente fisici della preparazione, lavorando in settimana maggiormente su gambe e polmoni rispetto a quanto fatto sinora. In partite contro squadre come il Chievo in quel di Verona, non ci si può permettere di “ciurlare nel manico”, gigioneggiando ed essendo dispersivi nella propria azione di squadra. Bisogna diventare quindi improvvisamente capaci di stare “al centro dell’azione”, sempre sul pezzo e pronti a raccattare palloni su palloni. Perché il Chievo in casa non sta a guardare, visto che tra le mura amiche del “Bentegodi” di Verona ha battute squadre toste come Inter, Sassuolo, Cagliari e Sampdoria, e ha ottenuto preziosi pareggi contro Lazio, Bologna e Genoa. Non mancano quindi i bottini eccellenti al Chievo che ricerca un percorso sufficiente ai fini salvezza nel proprio Stadio, un Chievo che praticamente ha ottenuto lo stesso numero di risultati utili ottenuti dall’Udinese, una dozzina di risultati utili. La differenza non trascurabile è che il Chievo né ha ottenuti in numero maggiore fuori casa. I clivensi hanno vinto una volta in più fuori rispetto ai bianconeri friulani. La sostanza è che uno scontro più diretto di questo è difficile trovarlo, visto tra l’altro che le due squadre hanno lo stesso numero di punti in classifica e quindi è proprio in partite come questa che si può fare la differenza per una stagione intera, per due squadre e due società come quelle di Chievo, periferia di Verona non certo meno importante calcisticamente dell’altra squadra cittadina che solo per delle contingenze oggi milita in Serie B, ed Udine. Quello di domani pomeriggio a Verona è quindi uno scontro nel quale la provincia del calcio di massima serie deve vedersela in una sorta di vero e proprio spareggio per un gradino di classifica che renda giustizia alle ambizioni di un posto al sole proprie di entrambe le formazioni. E’ quindi il momento di ingranare la quarta marcia cara Udinese, perché proprio in partite come quella di domani ti giochi una buona fetta del tuo futuro. Perché una partita come questa può andare a decidere in un senso o nell’altro il futuro della tua stagione. Su un confronto come questo vanno quindi poste tutte le energie possibili, andando con la maggiore determinazione possibile alla ricerca dello scalpo dei clivensi, con una vittoria per l’Udinese che eventualmente (è fin quasi inutile sottolinearlo) andrebbe a diventare quella della svolta in campionato. Ma bisogna prestare massima attenzione in difesa, perché il Chievo è la formazione che nella storia recente ha “castigato” più volte i friulani, segnandogli innanzi a Verona ben 17 volte anche se poi le relative vittorie del Chievo contro i bianconeri sono soltanto due in totale negli ultimi 16 confronti. Scendendo nel dettaglio tattico invece, proprio sulla gara di domani, i nomi da segnare in rosso nello schieramento del Chievo e quindi quelli che meritano la maggiore attenzione possibile sono quelli della catena di rifinitori gialloblù. Il pericolosissimo trio composto da Hetemay, Birsa e Meggiorini fa venire mille preoccupazioni a chiunque, e quindi è da attenzionare massimamente, mentre non è per nulla da sottovalutare neppure l’apporto di Inglese, che là davanti i suoi gol li ha fatti anche se non in misura esorbitante, ma resta pur sempre un pericolo da non sottovalutare per nulla. Dispiace dover sottolineare che nell’Udinese mancheranno due pedine importanti: Faraoni che deve ristabilirsi dopo il “pestone” subito impunemente contro il Milan, e Badu che è ancora impegnato in Coppa d’Africa col suo Ghana giunto tra le prime 4 formazioni africane nel torneo per le Nazionali della zona CAF che vedrà in finale il temibile Egitto di Mister Héctor Cùper, vecchio ricordo quale mister dell’Inter di Moratti, opposto al anch’esso quotato Camerun nella finale che si giocherà domani sera. Tornando a parlare di Udinese, partita importante sarà in ogni caso pure quella di Firenze contro la Fiorentina, che l’Udinese giocherà ancora in esterna perfezionando il doppio confronto esterno in questo inizio di girone di ritorno. Fondamentale quindi sarà non dissipare tutte le energie nella gara contro il Chievo, perché comunque sia in quel di Firenze bisognerà fare una discreta figura cercando di ottenere almeno un punticino. Quindi, cara Udinese, devi correre di più ma senza scannarti, perché il percorso che deve condurre alla conquista della quota soddisfazione è ancora lungo e tortuoso. Sarà meglio quindi distribuire le energie, al fine di non arrivare con il fiatone ad un finale di stagione da giocare comunque sia in maniera commisurata al valore dell’Udinese.
Articolo d’opinione di
Valentino Deotti
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