“Tra terra e cielo” è il libro di Strasiotto che sarà presentato venerdì 10 febbraio a Palazzo Gregoris alle 17,30; l’appuntamento è organizzato da Storica Somsi, Diocesi, e settimanale Il Popolo.
La storia italiana tra Otto e Novecento è contraddistinta dall’operato dei preti che vivevano in questo territorio. Si tratta dei parroci rurali, protagonisti delle loro comunità non solo come guide spirituali e religiose, ma come veri e propri fautori dello sviluppo comunitario e sociale. Spesso furono proprio i parroci a fondare le prime Casse rurali laiche sul territorio, ma anche cooperative, società per acquisti e assicurazioni collettive, latterie sociali; furono loro a porsi la questione di creare una comunità strutturata nel tentativo di applicare nel territorio la dottrina sociale della chiesa.
Sacerdoti, monsignori, studiosi, professori, parroci: a testimoniare il ruolo svolto dal clero nella Destra Tagliamento è il libro “Tra terra e cielo” di Giovanni Strasiotto, pubblicazione curata dall’autore assieme a Maria Luisa Agosti Gaspardo ed edita da edita dall’Opera Beato Odorico di Pordenone che verrà presentata venerdì 10 febbraio alle 17.30 al Centro culturale Palazzo Gregoris di Pordenone. L’incontro, organizzato da Diocesi Concordia Sagittaria, Il Popolo e Storica Società Operaia di Pordenone, vedrà la partecipazione dell’autore (cultore di storia locale, collaboratore del Popolo, protagonista della vita politica e sociale del territorio).
Interverranno Rosa Saccotelli Pavan (presidente della Storica Somsi), Simonetta Venturin (direttore del Popolo), monsignor Orioldo Marson (vicario generale della Diocesi), Maria Luisa Gaspardo Agosti (curatrice del volume), oltre al vescovo Giuseppe Pellegrini, che ha firmato anche la prefazione del libro.
Il libro è il secondo volume della serie dedicata da Strasiotto ai sacerdoti che hanno contribuito a fare la storia del territorio. Vi si trovano raccolte 31 biografie di sacerdoti; si tratta di una parte dei centinaia di “medaglioni” già pubblicati sul settimanale Il Popolo e raccolti qui per l’occasione. Vi si trovano storie che si snodano nei secoli: dal Settecento (come la vita del gesuita poco noto in Europa, molto più conosciuto in Brasile dove contribuì a stabilire il confine tra territori portoghesi e spagnoli), passando per l’800 con la nascita delle casse rurali che crearono il tessuto sociale del territorio, fino ad approdare al Novecento. Al primo conflitto mondiale è dedicata una sezione del libro in cui sono raccolti nomi dei sacerdoti, dei chierici, dei cappellani militari, degli uomini del clero che vissero in prima linea, se non in trincea, il grande conflitto. Senza dimenticare, i sacerdoti reggente delle Terre redente. Con un particolare ricordo ai sacerdoti dalmati accolti in diocesi, memoria che ricorre proprio il 10 febbraio, Giornata della memoria dedicata al ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata.
Il libro è disponibile in portineria del Centro diocesano o in segreteria de Il Popolo.