Un riconoscimento alla carriera e all’impegno profuso a favore della scuola in un momento molto complesso per tutto il sistema scolastico caratterizzato da grandi cambiamenti. Questo il significato della medaglia d’argento che la Provincia di Udine ha conferito oggi – lunedì 6 marzo – al dirigente uscente dell’Ufficio scolastico regionale, Pietro Biasiol che, da pochi giorni, ha lasciato l’incarico per la pensione. “La scuola del nostro territorio è di grande qualità, un livello di eccellenza che si deve alle persone che quotidianamente dirigono, coordinano e danno impulso alle tante iniziative che ne scandiscono l’attività. Una realtà complessa, quella della scuola, che nel nostro territorio si distingue per la bravura dei suoi ragazzi, la preparazione degli insegnanti e anche per spazi adeguati alla didattica” ha affermato il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini nel porgere al dirigente Biasiol la medaglia dell’Ente. “Sono assolutamente onorato di aver potuto servire nell’ambito dell’amministrazione scolastica, la provincia di Udine – ha esordito Biasiol -, provincia che raccoglie il 40 per cento delle scuole del Fvg e si distingue per risultati di straordinario livello e duraturi nel tempo. Una buona scuola che, in questa regione, è dovuta al sostegno, all’assistenza, alla vicinanza ai ragazzi da parte delle comunità territoriali, delle famiglie ma anche delle amministrazioni locali. Merito della qualità raggiunta va anche alla professionalità e alla “relazionalità” dei docenti nei confronti degli studenti, una squadra che opera nella rete protettiva costituita da presidi e amministrazione scolastica che consentono di avere una scuola che funziona. Ho sentito, in questi anni, la presenza del “gruppo” nelle scuole e negli amministratori, il tutto condito da un’amicizia che consente di lavorare con serenità, permette alle persone di uscire dall’anonimato e aiuta a superare anche momenti tristi e difficili che riguardano il mondo della scuola”. Della sua esperienza di dirigente del provveditorato udinese, Biasiol ricorda con particolare affetto gli incontri con la consulta provinciale degli studenti nel palazzo della Provincia di Udine. Quanto a ulteriori obiettivi da portare a termine, avrebbe voluto intervenire nel settore della disabilità per trovare una maggiore omogeneità nel lavoro tra le varie aziende socio-sanitarie e le strutture scolastiche provinciali. Riguardo alle criticità, il dirigente auspica che venga indetto al più presto il concorso per presidi perché il problema delle reggenze, con l’inizio del prossimo anno scolastico, sarà ancora più grave con ulteriori pensionamenti. Sul futuro della scuola in Friuli, Biasiol non ha dubbi: “Si fonda su forti basi, per la sua professionalità e per il tessuto sociale che ha saputo realizzare. La riforma rappresenta una grande potenzialità per la modernizzazione, gli investimenti e le opportunità nella formazione. E’ necessario però un maggiore accordo tra le varie componenti”.
Un ringraziamento per il lavoro svolto specie nel frangente complicato dell’entrata in vigore della riforma della buona scuola è stato manifestato dall’assessore Beppino Govetto che a Biasiol ha riconosciuto disponibilità, pacatezza, autorevolezza e determinazione supportate da una conoscenza precisa e approfondita del vasto quadro normativo e legislativo che regola la vita delle scuole nonché propensione all’ascolto e apertura al confronto, caratteristiche messe in luce anche da Emanuele Bertoni, referente per la consulta provinciale degli studenti. “Il nostro dirigente ha svolto l’attività con un autentico spirito di appartenenza alla scuola e con grande professionalità. Il suo contributo umano e professionale rimane patrimonio della scuola e della nostra Provincia” ha affermato Claudio Bardini, referente per i docenti di educazione fisica. Una maggiore vicinanza tra mondo della scuola e piccoli Comuni il merito riconosciuto a Biasiol dal presidente del Consiglio provinciale Fabrizio Pitton, mentre Andrea Carletti, preside del Malignani scuola simbolo del Friuli ma anche dell’intera regione, ne ha sottolineato l’autorevolezza della sua posizione, la capacità di scegliere un piano di confronto schietto e necessario, il pregio di aver valorizzato tutto il sistema scolastico e le posizioni che lo qualificano. “Il periodo durante il quale Biasiol ha avuto rilevanza nel nostro sistema provinciale e regionale, sarà ricordato proprio per le caratteristiche che lui ha saputo imporre ad una dinamica di relazioni importantissime. Speriamo che il suo successore sappia cogliere il suo insegnamento”, ha concluso il preside del Malignani.