Abbiamo ancora una volta il piacere di poter dire che ci avevamo preso allorquando, la settimana scorsa, avevamo individuato in un pareggio assai utile un obiettivo più che realistico per l’Udinese di oggi di Mister Delneri, calata nel confronto direttissimo contro la capolista e dominatrice della Serie A, ovviamente la Juventus di Mister Allegri. Ed il confronto è andato a finire esattamente come avevamo delineato, con grande piacere per tutto l’ambiente bianconero di sponda friulana che oggi si può così coccolare un punticino abbastanza prezioso per la classifica dell’Udinese, ma grandemente prezioso per il morale della squadra stessa che ora può guardare con maggiore fiducia al prosieguo in campionato. Sopratutto perché può dirsi certa di stare attraversando un momento di forma relativamente ottimo, vista la prestazione fornita dai nostri ragazzi al cospetto della Regina della Serie A. Quella fornita domenica scorsa dall’Udinese è stata una prestazione per l’appunto di grande lignaggio, poiché l’Udinese ha menato le danze dimostrando di avere una personalità distintamente superiore nell’occasione a quella di Madama Juventus se non altro per tre quarti della gara disputatasi al Friuli sei giorni fa. In verità ci corre d’obbligo specificare che in gran parte si è reso “complice” dell’ottima prestazione fornita dall’Udinese anche l’evidente stato di deconcentrazione e sfilacciamento vissuto dalla Juventus nella partita stessa. Non si capisce come mai gli uomini di Allegri in questa partita non hanno fatto il loro, risparmiando molte delle energie a loro disposizione proprio nella partita che poteva significare addirittura un distacco di dieci lunghezze dalle Juve stessa rispetto al secondo posto in classifica detenuto dalla Roma di Spalletti. Hanno preso un bel poco sotto gamba la partita sbagliata gli uomini di Allegri, ma quel che da più nell’occhio relativamente a questa partita è ben altro ordine di cose. Alla vigilia, per l’appunto, speravamo molto di non dover tornare a rammaricarci per dei torti arbitrali, ma purtroppo nella partita di domenica scorsa gli arbitri ci hanno messo ancora del loro non vedendo, probabilmente ed auspicabilmente per una sorta di errore umano, il fallo di mano che ha gravemente viziato l’azione del pareggio della Juventus. Prima di finire in rete la palla ha sembrato proprio subire, ad una attenta analisi delle immagini televisive un lieve cambiamento di traiettoria probabilmente impartito da un tocco di mano di Bonucci, che se reale come sembra ha nettamente viziato l’azione che ha garantito il pareggio ai primi in classifica. Ma non è proprio nel nostro stile razionale e metodico alimentare polemiche che non risolverebbero comunque una frittata che oramai è fatta in ragione di quella irregolarità da sanzionare non contestata a gara in corso. Piuttosto preferiamo pensare che con ogni probabilità l’introduzione di uno strumento utile e oramai necessario come la prova TV immediata da esperirsi nel contesto degli stadi stessi risolverebbe moltissime delle controversie che spesso rischiano di influenzare i risultati maturati e l’andamento del campionato stesso. E peraltro preferiamo pensare, per quanto attiene all’Udinese, che la squadra bianconera considerata nello stato di forma che l’ha vista protagonista ed artefice delle proprie fortune contro la Juventus possa cogliere nella maniera migliore l’opportunità di decidere proprio ora il suo campionato, chiudendo il discorso relativo ad una salvezza che è in cerca del suggello che può essere dato dalla sola matematica certezza. Per farlo all’Udinese sarà sufficiente fare il massimo numero di punti nelle prossime tre gare che si annunciano decisamente alla portata dei bianconeri. Basterà dare il massimo nelle gare di Pescara contro la squadra del capoluogo abruzzese, di Udine contro il Palermo (gara estremamente abbordabile, anche se il Palermo vi si giocherà le ultime scarsissime speranze di salvezza) e contro il Torino nel capoluogo piemontese (gara assai più ostica). Senza contare che poi vi sarà anche la gara di Udine contro il Genoa, altra occasione per fare bottino pieno al cospetto di un Genoa che fuori casa non coglie mai grandi bersagli. Per l’Udinese questo significherebbe conseguire un bottino che va dai nove punti alla dozzina, arrivando poco sotto la quota 50 che segnerebbe la misura di un campionato davvero soddisfacente nel caso dell’Udinese. A quel punto mancherebbero solo la miseria di otto punti a centrare l’obiettivo, e quindi per l’Udinese è il momento di porsi nella condizione di compiere necessari ad arrivare a quel punto ottenendo il massimo dalle gare non proibitive che sono condensate da qui alla prima decina di Aprile. Il colpo di reni utile a chiudere i conti relativi alla classifica è da impostare quindi proprio ora, e quindi teniamoci concentrati ancora per un mesetto, così ben presto potremo forse tenere tra le mani un ottimo traguardo di classifica da dedicare proprio alla famiglia Pozzo che ha dato tanto a Udine, nell’anno che da quel che si dice in giro potrebbe essere quello dell’ingresso nella compagine societaria di nuovi azionisti, con un cambiamento che inciderebbe di molto impartendo probabilmente una deciso cambiamento all’assetto societario e ai relativi “schemi di potere” intestini. Quindi perché non fare un regalo alla famiglia Pozzo nella stagione in cui è in predicato di intercedere a favore di nuovi soci cambiando la propria incidenza a livello di gestione societaria. L’occasione allettante l’Udinese ce l’ha, basta che si metta di buzzo buono nelle prossime quattro partite ed il gioco sarà fatto, in una stagione da chiudere necessariamente nel migliore dei modi possibili.
Articolo d’opinione di
Valentino Deotti
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