Se è vero che il campionato dell’Udinese ha finalmente ripreso i suoi iridei colori con la vittoria, rotonda ma lievemente imperfetta, dell’Udinese ai danni del Pescara di Mister Zeman, ora bisogna solo sperare che il campionato dell’Udinese continui in tecnicolor per almeno altre quattro gare. Questo per il bene dell’Udinese che ha a disposizione per l’appunto quattro incontri “utilizzabili” allo scopo di rendere perfettamente rotondo il bilancio in campionato, che sarebbe tale raggiunta la fatidica quota 50 che farebbe contenti tutti, e potrebbe essere per l’appunto raggiunta comodamente con il benefit del risultato pieno in almeno 3 o quattro partite. Questo perché l’Udinese, ripiantato il primo scatto che dovrebbe inaugurare una serie utile proprio domenica scorsa a Pescara, dovrebbe prefiggersi per l’appunto di continuare la striscia fortunata battendo questa domenica ventura il Palermo e nella successiva cercare di andare a punti a Torino contro i granata, per poi obbligatoriamente battere il Genova a Udine. Poi, lasciando stare la partita contro il Napoli che costituisce un capitolo a sé ben difficile da equivocare in quanto il risultato utile dei partenopei pare una pagina già scritta, anche se non è detta l’ultima parola, bisognerà senza dubbio battere il Cagliari di Padoin di nuovo in casa propria, per poi tentare il blitz vittorioso in casa del Bologna. Quel che deve fare l’Udinese è scritto qui, anche se un risultato utile (eventualmente “riparatore”…) potrebbe arrivare nel week-end del 21 Maggio a Udine, al cospetto di una Sampdoria che comunque sia avrà il dente avvelenato, dovendo preservarsi per non finire troppo in basso. Il problema è però anche un altro. Nel periodo nel quale si ricomincia a parlare in maniera piuttosto persuasiva ed agguerrita sullo spezzatino televisivo legato al calcio, con la Lega che ha proposto concretamente di basare i week-end del calcio su dieci turni di gioco che frammenterebbero i fine settimana calcistici, bisogna guardarsi dacché il passaggio a questa nuova formula di campionato frammentato non lasci troppo spazio alle insidie che nasconde, poiché non tutti gli sportivi saranno disposti ad adeguare i propri programmi alle necessità dettate dallo spezzatino TV, perché le insidie date da repentini cambiamenti di programma dovuti per esempio alla pubblica sicurezza saranno tanti ed avverranno per necessità imposta all’ultimo minuto, e perché infine in certe fasi del campionato si aprirebbe la strada ad un non nuovo stare alla finestra delle squadre coinvolte in certe rincorse che saprebbe tanto di una piuttosto “scaduta” programmazione, assolutamente da scongiurare con ogni mezzo possibile in ogni caso. Occhio quindi a non far diventare la nuova era del calcio in un periglioso far-west piuttosto in bianco e nero, o comunque a tinte piuttosto appannate. L’Insidia è dietro l’angolo, al momento del cambiamento bisognerà doverosamente starci attenti cercando di attutirne gli effetti.
Articolo d’opinione
Valentino Deotti
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