Ora si, l’Udinese deve apprestarsi a puntare la sua attenzione solo un aspetto legato alla sua programmazione sportiva. Ebbene, quello corrente è proprio il momento di risolvere gli indugi legati a quella sorta di sindrome da appagamento letale che subentra allorquando la squadra bianconera ha praticamente il risultato in tasca, come abbiamo visto contro il Torino allo Stadio “Olimpico” di Torino. Ora proprio il momento di mettere definitivamente al bando cedimenti cagionati da una colpevole tendenza a deconcentrarsi quando le cose vanno per il meglio. Concentrati lo si deve essere sempre e comunque, a prescindere da come vadano le cose. In un senso o nell’altro. Nel senso che se non è necessario essere concentrati sulla fase di impostazione del gioco offensivo bisogna esserlo sempre e comunque nell’altro senso. Quello che ti porta a difendere magistralmente serrando i ranghi al meglio per una fetta più larga possibile di quel che resta di una partita, una volta incamerato un certo vantaggio. Non bisogna mai farsi scappare nulla, specialmente ora, ed è proprio questo che l’Udinese deve spicciarsi ad imparare. Specialmente ora che bisogna fare incetta del numero maggiore possibile di punti contro le concorrenti dirette di classifica. Domani, proprio già domani, allo Stadio “Friuli / Dacia Arena”, arriva un Genoa che oramai è praticamente già salvo anche lui o quasi, ma che non ci sta a lasciare all’avversario la possibilità di portagli via punti. Perché il Genoa è una squadra ben costruita e fatta per vincere, e perché è retta al nucleo di vertice da persone che vogliono portare a casa risultati positivi e vivono in funzione di questo. Un poco come i Pozzo o forse più, quindi occhio a non dare per scontato il risultato di domenica che sulla carta dovrebbe deporre a favore dell’Udinese. Ma mai prendere sottogamba squadre come il Genoa, che ti possono strappare il terreno da sotto i piedi in qualsiasi momento come detto, visto il loro grado di concentrazione proiettiva sulla partita che a volte, fortemente volendolo, riescono a raggiungere. Quindi contro il Genoa ne discende che bisognerà metterci una cospicua dose di impegno, al fine di non incappare in esiti gara del tutto da scongiurare, ora che quelle come questa sono tutte o quasi partite da vincere o da sdoganare comunque con esito proficuo. E’ logico che a livello mentale bisogna partire puntando al massimo risultato, ponendosi rispetto alla partita con il buzzo più da realtà vincente possibile. Poi quello che viene viene, anche se facendo un poco di pianificazione resta assodato che quella di domani è una partita da portare a casa senza riserve, alla stessa stregua di quelle contro il Cagliari ed il Bologna, anche se inerentemente alla partita contro il Bologna le pretese sono un poco inferiori. Contro i felsinei se ci scappasse un pareggio non sarebbe propriamente da buttare, viste le acque di classifica davvero non malvagie (tutt’altro) nelle quali gravita l’Udinese. La partita di Napoli che verrà una settimana dopo quella di domani costituirà invece, come è ovvio, un caso a parte. In occasione di questa partita quello che eventualmente verrà di positivo sarà accessorio, un regalo della provvidenza. Giusto perché bisogna guardare dritto negli occhi la realtà, che ci dice che il Napoli non accetterà minimamente di farsi sottomettere o subordinarsi a nessuno in queste ultime partite nelle quali i vesuviani sono chiamati ad affermare il proprio diritto di permanere sino alla fine nella zona Champions League. Quindi anche se all’ombra del Vesuvio non si riesce a cavare un punto nulla farà. E’ proprio questo che la partita nel capoluogo campano rappresenta per l’Udinese un capitolo a parte, da affrontare comunque con la massima professionalità ed impegno, com’è ovvio. Poi quel che verrà verrà. In ogni caso sembra che il traguardo della famosa quota 50 sia ampiamente alla portata dell’Udinese, in specie nel caso in cui la squadra bianconera porti a casa i tre punti domani e contro il Cagliari, facendo punti magari anche a Bologna. Di regola comunque per raggiungere quella quota bisognerà mantenere la schiena ben dritta in tutte e tre le occasioni utili, dimenticando del tutto gli speciosi cali di tensione di quando si è avanti col risultato. Quelli a proposito di professionalità vanno del tutto dimenticati a mezzo del lavoro anche preparatorio in vista di questi scontri diretti. Ora è il momento di combattere, costruendo la propria Itaca punto su punto. E, a proposito di punti, non c’è proprio punto da perdere ora.
Articolo d’opinione di
Valentino Deotti
E-mail: valentino.deotti@udinesenews.it
[ RIPRODUZIONE RISERVATA ]