Dopo la sconfitta per 3 a 0 patita al San Paolo di Napoli nel sabato di Pasqua, oggi al Friuli Dacia Arena l’Udinese attendeva il Cagliari di Mr Rastelli per quello che si auspicava fosse l’incontro adatto per riprendere la propria corsa per tentare l’aggancio a quel decimo posto attualmente appannaggio della Sampdoria. La vittoria di misura per 2 a 1 degli uomini di Mr Delneri, terza consecutiva far le mura amiche, non deve trarre in inganno perché il successo dei bianconeri poteva e doveva essere abbondantemente più rotondo e bisogna anche sottolineare che i sardi hanno giocato la loro onesta partita; ma effettivamente si sono resi pericolosi esclusivamente solo dopo aver accorciato le distanze all’86’ con l’ennesima rete rifilataci in carriera da Marco Borriello (l’undicesima in diciannove gare giocate contro i nostri colori). Nella prima frazione ho contato ben sei conclusioni dei nostri verso la porta avversaria e con in più il penalty fallito al 30′ da Thereau che si era fatto ipnotizzare da Rafael capace di respingere sulla propria sinistra il tiro non irresistibile del francese.
La ripresa iniziava quasi tra gli sbadigli; ma poi ci pensavano i cambi dell’allenatore di Aquileia a trasformare la gara, quando prima l’ingresso di un ordinato Kums al posto di Badu, ma soprattutto quello del motivatissimo Stipe Perica che rilevava il nostro numero 77, cambiavano l’inerzia del match e così in due soli minuti e precisamente al 70′ ed al 72′ i friulani andavano sul doppio vantaggio, grazie proprio al quinto goal dell’attaccante croato ed alla prima marcatura di un sempre più convincente Gabriele Angella. Di seguito i bianconeri sfioravano in ben altre tre occasioni il terzo goal, due volte volte ancora con il numero 18, capace di cogliere un clamoroso palo e di vedersi deviare a fil di montante l’ennesima conclusione. Qui finiva la nostra partita ed iniziavano appunto i dieci minuti sardi, che accorciavano le distanze con il loro più prolifico attaccante e poi sfioravano il pareggio, prima con Farias, ben disinnescato da Karnezis e poi con il difensore polacco Salamon che si vedeva respingere sulla linea di porta il proprio tiro a botta sicura da Danilo che si immolava sostituendosi all’estremo difensore greco. Il triplice fischio finale dell’esordiente Marini, sanciva il meritato successo dei friulani che adesso si apprestano domenica prossima ad “invadere” Bologna con la speranza di rimpinguare ulteriormente la propria classifica.
Paolo Matrecano