Lo ha ribadito l’Assessore Virgili nel corso del convegno “L’aggregazione delle realtà associative in provincia di Udine”
In momenti di crisi si può crescere unendo le forze: le risorse economiche, umane e logistiche trovano migliore collocazione in progetti che sostengono le società sportive tramite l’aggregazione piuttosto che in iniziative isolate. È attorno a questo tema che ha ruotato l’incontro organizzato dall’assessore allo sport della Provincia di Udine Mario Virgili “L’aggregazione delle realtà associative in provincia di Udine – Esperienze e opportunità”, alla quale hanno partecipato i maggiori esponenti dello sport del territorio tra cui, a trarre le conclusioni, l’assessore regionale Elio De Anna. «Una materia nella quale non c’è nulla da inventare – ha sottolineato Virgili, introducendo i lavori – visto che ci sono già realtà nelle quali, grazie al sostegno della Provincia, sono state avviate notevoli progettualità».
Le esperienze di aggregazione sostenute dall’assessorato allo sport e portate nel corso del convegno sono state, in particolare, quelle dei Comitati provinciali di Udine, rispettivamente, della Federazione italiana Baseball Softball e della Federazione italiana di atletica leggera. Come ha spiegato il presidente del primo sodalizio Livio Nonis, fino a qualche anno fa, la parola “aggregazione” era totalmente sconosciuta. Oggi, anche alla luce dei tagli che interessano tutti i settori, è una necessità. Nonis ha voluto ricordare l’esempio in cui concretamente il baseball in provincia di Udine ha saputo fare squadra: per partecipare all’importante campionato di Sala Baganza (Pr) le diverse società hanno messo a fattor comune le risorse.
I ragazzi delle diverse compagini hanno condiviso allenatori, campi, strutture, ottenendo il gran bel risultato di un terzo posto. Quanto all’atletica, quella di “aggregare” in provincia di Udine è stata una necessità per Stefano Secco, Fiduciario tecnico provinciale Fidal/Libertas Udine, stante la grande estensione di un territorio che va da Tarvisio a Lignano. E si è partiti dal fatto, ha evidenziato Secco, che era necessario uniformare le molteplici realtà presenti sul territorio ponendo obiettivi comuni attraverso un progetto e con obiettivi condivisi. Di partenza, infatti, vi era una grande dispersione: metodologie diverse avevano come unico risultato quello di disperdere le risorse sia umane che economiche.
Si è partiti da una analisi dei dati che ha portato a evidenziare le criticità: in molte società, ad esempio, ai più piccoli veniva data minore importanza assegnando preparatori atletici spesso con poco esperienza. In più si è visto come le età più critiche in cui cresceva il fenomeno della dispersione era quella tra i 18 e 20 anni. Oggi grazie al Centro provinciale atletica leggera è stato messo a punto un programma comune in grado di garantire un livello omogeneo su tutto il territorio in grado di fornire risposte mirate. Ciò ha comportato, ad esempio, la possibilità di avere a disposizione importanti rappresentative di atleti per le maggiori competizioni del settore. Oltre a ciò i ragazzi, pur di diverse società, crescono insieme e condividono esperienze fondamentali utili alla loro crescita, non solo sportiva.
«A sentire dalle esperienze illustrate oggi – ha detto Virgili – e dagli interventi dei presenti che hanno animato il dibattito è stato c’entrato l’obiettivo che c’eravamo posti ovvero quello di mettere a fattor comune le eccellenze delle singole società. Ciò soprattutto oggi che è difficile sostenere uno standard alto sotto molti punti di vista: grazie alla condivisione di competenze abbiamo visto si ottiene l’eccellenza». Massima condivisione per le iniziative della Provincia da parte dell’assessore De Anna. Nel suo intervento De Anna ha evidenziato altresì come la Regione continui a sostenere il mondo dello sport: quanto a finanziamenti in questo settore il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni più virtuose.