Domenica prossima il lunch-match delle 12.30 proporrà come piatto la gara del Franchi; dove l’Udinese sarà ospite della Fiorentina in un match tra due squadre ancora in cerca sia di identità che di continuità. Entrambe infatti galleggiano con, rispettivamente 6 e 7 punti poco sopra la “zona rossa”, e quindi auspicano che questo incontro rappresenti per loro quello della svolta. Concentrandoci in casa nostra penso che, anche se rinfrancati dalla roboante vittoria contro la Samp (non è tutto oro quello che luccica), la squadra e conseguentemente la sua guida tecnica non siano ancora al riparo da “spifferi” di varia natura; e’ da troppo tempo infatti che l'”ottovolante” bianconero con la sua discontinuità ci ha abituato ad illuderci ed ad imprecare nello spazio di un amen. Speriamo che sia la volta buona anche perché la domenica successiva gli uomini di Mr Delneri ospiteranno la Juventus e quindi un risultato positivo a Firenze, che non è scontato, diventa quasi obbligatorio.
Parlando un po’ di statistiche sottolineiamo come nei 41 precedenti in Toscana lo score reciti che le vittorie viola sono state 26 (le ultime 9 consecutive), che i pareggi sono stati 10 e che i blitz friulani si fermino solamente a 5. Il conto delle reti dice che sono 90 quelle subite e 39 quelle realizzate. Pensate inoltre che le ultime tre partite si sono concluse con il medesimo risultato di 3 a 0 per i padroni di casa. Questi, appunto, sono numeri da esorcizzare e da sfatare al più presto. Allora, sperando che ciò possa essere di buon auspicio, voglio tornare indietro nel tempo per ricordare innanzitutto quella che fu la “mia” prima partita di “Serie A”; cioè quella dell’esordio, nel settembre 1979, di quella squadra che faceva ritorno nella massima categoria dopo la doppia promozione ottenuta da Mr Massimo Giacomini. L’allora formazione, guidata da Mr Orrico, impatto’ per 1 a 1 grazie ad un goal di testa nel finale di Nerio Ulivieri (su assist di Delneri), rispondendo alla marcatura, nella prima frazione, del viola Pagliari. Un’altra gara importantissima fu quella del maggio 1997 dove i bianconeri si imposero per 3 a 2 in quella cavalcata che portò poi i nostri, sotto la guida di Mr Zaccheroni, alla prima storica qualificazione europea. Marcatori in quella occasione furono un “doppio” Marcio Amoroso e Pierini, con la sua rete che risultò poi decisiva. Di quella gara, oltre all’alternarsi del risultato, ricordo una frase di Paolino Poggi che una volta sostituito nella ripresa si sedette in panchina e riferì che Helveg con le sue continue scorribande sulla fascia gli aveva fatto venire il “raffreddore”. Chiudiamo con il match del novembre 2007 dove le reti di Quagliarella e Di Natale ( Pazzini siglo’ il momentaneo 1 a 1 ) permisero ai nostri, con Mr Marino in plancia, di conquistare l’intera posta ed appunto di portare a casa l’ultimo risultato positivo dal capoluogo toscano.
Forse è giunto il momento di invertire la rotta…
Paolo Matrecano