Dopo l’ atipica sosta post natalizia che a parere mio ha scontentato tutti tranne gli dei delle TV, l’ Udinese di mr Max Oddo in una giornata dal cielo terso e dai colori primaverili, ritrova la Spal per una partita dal sapore di rivincita per ricominciare a splendere come il sole odierno.
L’ affluenza è buona le prospettive pure, ai friulani resta il groppo in gola di un ‘capitan’ Felipe che tutti avrebbero voluto vedere in bianconero a far da chioccia alla nascente difesa friulana, ma il Feli veste la casacca ospite. La Spal squadra storica del calcio italiano, si è rinforzata, vuole salvarsi, l’ Udinese sul mercato ha sfoltito, sembra terrà i pezzi da 90 almeno fino a giugno ed il timore era di un rilassamento per una salvezza quasi raggiunta…ma così non è stato, per 20 minuti. Si è rivista la squadra delle 5 vittorie per metà primo tempo, poi qualche finezza di troppo, ed una Spal tramortita dal gol di Samir riprende vita e partita con Floccari. Balic è un diamante ancora troppo grezzo, il suo pensiero è troppo lento per la serie A, e le assenze di Adnan, Widmer e Bherami si sentono più del dovuto. Gli spettri del passato fanno capolino, la Spal gioca e pressa di più, l’Udinese rischia e non riparte cone sà o quando lo fà spreca tutto con l’ultimo passaggio. La sintesi è che nel primo tempo si poteva raddoppiare e si è sprecato, nel secondo, dopo il gol, non si è più giocato per un brutto pareggio che non accontenta nessuno etra qualche giorno ci sarà la Lazio.