Se c’è una cosa che è fondamentale ora per l’Udinese del subentrato Mister Nicola è questa. Ora non bisogna segnare il passo innanzi alla Roma di Mister Di Francesco. Bisogna farlo approfittando di un periodo congiunturale nel quale la Lupa potrebbe non sentire il bisogno di appropriarsi per forza della posta in gioco. Per la Roma c’è ancora tempo per agguantare quella cifra in termini di punti che le sarà funzionale alla conquista della zona Europa. Sia chiaro, non si può pensare che una squadra d’alta gamma come quella gialloblu possa venire proprio a Udine a sperperare possibilità. Si può invece contare su una possibile amnesia, su un passaggio a vuoto dei capitolini, che potrebbe occorrere proprio in ragione dell’allegrezza di sorta della quale potrebbero cadere preda i ragazzi di Di Francesco. La Roma in questo periodo non è una realtà infallibile del nostro campionato, e le potrebbe capitare di cedere il passo in maniera accidentale. E quindi l’Udinese deve approfittare di questo ipotetico spazio di fallibilità dei giallorossi al fine di esprimere tutto il suo potenziale proprio, magari prevalendo addirittura su una squadra che per altri versi ha dalla sua un elevato valore tecnico. Se la lupa non è affamata l’Udinese, che una nonna di certo non è vista la bassa media d’età anagrafica dei suoi componenti, può anche pensare di venire lasciata incolume in tutto o in parte dalla Lupa romana. E così, sempre nell’ottica della adombrata rivisitazione moderna della favola di cappuccetto rosso l’Udinese può scampare alle ingorde fauci della Lupa portandosi a casa almeno una volta dopo tanto tempo la pellaccia al cospetto di una grande del calcio italiano. Se la Lupa non c’è nonna Udinese può aspirare a tirare un sospiro di sollievo, avviando in maniera proficua l’avventura udinese di Mister Davide Nicola. Un allenatore che saprà spiegare ai suoi giocatori il modo in cui beffare l’avversario di turno. Così come il mister saprà fare un’altra cosa nel corso del campionato tutto. Insegnare ai suoi come aggirare l’avversario di turno volta per volta. Perché sul suo taccuino il mister dispone di numerosissime soluzioni tattiche in grado di rappresentare volta per volta una novità indecifrabile per l’avversario di turno. Quella che è la cosa importante è acquisire l’elasticità per cambiare faccia. Senza volta per volta perdere l’essenza del proprio essere. Udinese, devi imparare ad essere te stessa anche cambiando ogni volta il vestito che indossi. Perché l’importante non è piacere, ma trovare il modo per far perdere la testa all’avversario sfruttando il vasto piano teorico della poliedricità del proprio essere.
Articolo d’opinione di
Valentino Deotti
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