Grande mostra, al Museo Mario Rimoldi di Cortina d’ Ampezzo, dedicata Andy Warhol famoso esponente della Pop Art e ricordato anche per aver previsto“15 minuti di celebrità” per tutti.
Un cammino che punta ai ritratti delle stars ma anche dei parvenu della celebrità, è curato con sapienza e amore per l’artista e per l’arte in generale e tutta questa energia viene trasmessa alle persone che percorrono il tragitto mostra. Le opere esposte, capolavori di tecnica e di conoscenza del “mestiere”, sono la dimostrazione tangibile della genialità e lungimiranza del maestro della Pop Art. Un accompagnamento verso e oltre la Factory, che rende il pubblico protagonista, grazie alla focalizzazione del concetto e del fenomeno irripetibile delle Superstars del tempo, tra le quali spiccano vari ritratti fortemente evocativi, come quello della grande Regina Schrecker, lady Universo, top model, ed ora stilista.“
ORARI DI APERTURA
dal 7 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019
Tutti i giorni
10.30 – 12.30 / 15.30 – 19.30
(ultimo ingresso 30 minuti prima)
dall’8 gennaio al 22 aprile 2019
lunedì chiuso
da martedì a domenica 15.30 – 19.30
(ultimo ingresso 30 minuti prima)
Aperture straordinarie
lunedì 22 aprile 15.30 – 19.30
(ultimo ingresso 30 minuti prima)
Biglietti
Intero € 13,00
Ridotto € 11,00
Il Museo Mario Rimoldi è stato inaugurato nel 1974 a seguito della donazione pervenuta alle Regole d’Ampezzo da parte di Rosa Braun, vedova di Mario Rimoldi, collezionista di Cortina d’Ampezzo.
Artisti come de Pisis, De Chirico, Sironi, Campigli e Music, frequentatori della conca ampezzana, instaurano con il collezionista una fruttuosa amicizia.
Nel 1941, quando si apre a Cortina la prima Mostra Internazionale del Collezionista, la collezione di Mario Rimoldi è già delineata: spiccano gli splendidi de Pisis, i Morandi, i Semeghini, i Rosai, i Campigli, i Sironi, il Garbari, il Severini, il Tosi e il Guidi.
Nel dopoguerra entrano nella collezione le opere sperimentali di artisti già rappresentati con quadri figurativi. Il collezionista s’interessa ad artisti legati al filone figurativo e all’ambiente veneto, come Cadorin, Cesetti, Saetti, Tomea e Depero, con aperture anche verso nuovi movimenti che si vanno formando fuori dal Veneto. La collezione si arricchisce de La Zolfara di Guttuso e di opere dei protagonisti della nuova sperimentazione, come Corpora, Crippa, Dova, Morlotti, Music, Santomaso, Vedova. Scopre anche artisti stranieri, come Kokoschka, Leger, Villon, Zadkine, e si accosta ai protagonisti delle neoavanguardie, agli astratti degli anni Cinquanta.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dichiarato la collezione di interesse culturale per essere l’esito di un’attività collezionistica sviluppatasi in un cinquennio e tale da costituire uno degli insiemi più significativi in Italia per l’arte del XX secolo; per la presenza di alcuni capolavori di autori come Savinio, Garbari, Depero, Guttuso e di alcuni consistenti nuclei che risultano imprescindibili per lo studio di de Pisis, Sironi, De Chirico, Semeghini, Tomea, Tosi, Campigli.
Nell’esposizione permanente spiccano la Chiesa di Cortina e il Soldatino francese di de Pisis, le Bagnanti di Carena, lo Squero di San Travaso di Semeghini, la Zolfara di Guttuso, il San Sebastiano di Garbari, l’Ile des charmes di Savinio e il Concerto di Campigli.