Ieri, dopo tre settimane di sosta, e’ ripartita la Serie A ed il confronto delle ore 18 dello Stadio Friuli metteva di fronte l’Udinese e quella che senza ombra di dubbio è da considerarsi come la rivelazione del girone d’andata; ovvero il neopromosso Parma che dall’alto dei suoi 25 punti, grazie anche e soprattutto a 4 blitz esterni, viaggia in una posizione di tutto rispetto in classifica. Dagli uomini di Mr Davide Nicola si attendevano delle risposte significative per capire se veramente il peggio fosse alle spalle e c’era anche molta curiosita’ per vedere all’opera il neoacquisto Stefano Okaka che faceva il suo esordio ufficiale in maglia bianconera affiancando davanti già dal 1′ di gara Lasagna. L’avvio è stato abbastanza promettente ma al primo affondo di Gervinho, che nel cuore della nostra area saltava di netto Opoku e veniva poi agganciato da De Paul, gli ospiti si guadagnavano un calcio di rigore che il mediocre Mazzoleni non vedeva ma che non sfuggiva al VAR e che veniva poi trasformato da Inglese che spiazzava Musso. La nostra reazione era abbastanza sterile e si poggiava quasi esclusivamente sulle spalle di Okaka autore di una buona prova sia per quello visto sul rettangolo verde sia per ciò che ha fatto intuire in proiezione futura. Comunque la prima frazione si concludeva con il Parma in vantaggio.
Nella ripresa i gialloblù avevano già al 4′ la possibilità di chiudere la gara ma da posizione favorevolissima Inglese praticamente passava la palla al nostro estremo difensore. Sul ribaltamento di fronte, grazie ad una percussione in abbinata dei nostri due attaccanti, proprio Okaka risolveva prepotentemente di testa e portava in parità le sorti del match. Da lì si aveva come la sensazione che il risultato potesse essere ribaltato ma la manovra dei bianconeri era, come al solito, lenta ed abbastanza prevedibile tanto da poggiarsi più su azioni personali che corali. Poi arrivava l’incredibile azione di Gervinho al quale veniva concesso un contropiede di sessanta metri su azione susseguente ad un corner in nostro favore. L’ivoriano, appunto dopo un’infinità galoppata, scartava Musso e depositava la palla in rete per il nuovo vantaggio parmense. Tutto da rifare; la generosa reazione dei friulani aveva i connotati di quelle precedenti e quindi solo un’invenzione di un singolo poteva rimettere in carreggiata i padroni di casa. Le nostre speranze si spegnevano sul palo destro di Sepe, che, con un prodigioso intervento, era abile a deviare sul montante una rasoiata del sempre generoso De Paul. Mr Davide Nicola diceva a dicembre che c’era ancora tanto da fare; la sconfitta di ieri c’è lo ha confermato…
Paolo Matrecano