Venezia offrirà un 2019 ricco di eventi ed appuntamenti agli amanti dell’arte e sicuramente riuscirà a soddisfare anche i palati dei più esigenti!
La Fondazione Musei Civici di Venezia parte alla grande a Palazzo Ducale dove, dopo il grande successo della recente mostra su Tintoretto che ha contato più di 130.000 visitatori e che attualmente è alla National Galley di Washington, si è aperta lo scorso 22 febbraio una mostra dedicata a Canaletto e al Settecento veneziano con capolavori dei grandi artisti di quel secolo d’oro come Tiepolo, Guardi, Bellotto, Ricci, Longhi. L’esposizione vede la collaborazione del Grand Palais di Parigi e numerosi prestiti provenienti dai più importanti musei del mondo: una raccolta unica e difficilmente ripetibile. Ma palazzo Ducale continuerà a stupirci ospitando a partire dal 5 settembre una nuova esposizione su “I Fiamminghi a Venezia. La nascita del Barocco di Anversa” . Anche in questa occasione la città ospiterà opere d’arte provenienti da collezioni museali e pubbliche di Anversa che avranno il compito di sottolineare la reciproca influenza dell’arte fiamminga e veneziana. Troveremo capolavori mai esposti in Italia come la Pala Pesaro di Tiziano e il Compianto sul Cristo Morto di Van Dick oltre che ad opere di Rubens e Jacob Jordaens.
Gli amanti dell’arte moderna troveranno pane per i loro denti: il 2019 vedrà la 58° Biennale d’Arte e la grande retrospettiva dedicata ad Arshile Gorky che aprirà i battenti a maggio nei locali della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Si tratta della prima retrospettiva italiana su questo grande artista considerato una delle figure chiave dell’arte americana del XX secolo. Sempre negli stessi spazi dai primi di febbraio sono esposte trentadue opere di alcuni dei più grandi artisti del Novecento Italiano, realizzati tra gli anni venti e cinquanta, come Campigli, Carrà, Manzù, Rosai, Sironi. Inoltre, sempre a maggio, a Palazzo Fortuny verrà esposta una ricca raccolta di opere, oggetti, dipinti del lascito della moglie di Mariano Fortuny nella mostra “I Fortuny, Una storia di famiglia” e in contemporanea, ancora nello stesso palazzo, saranno esposte opere del pittore coreano Yun Hyong-Keun, uno dei più importanti artisti coreani del dopoguerra che lega la sua arte e la sua vita alla storia travagliata del suo paese.
Si continua l’anno al Museo Casa di Carlo Goldoni con una selezione preziosa ed interessante di marionette, per ammirare la cura e la dovizia di particolari con cui venivano realizzate queste agili e snodate protagoniste di numerosi intrattenimenti che si svolgevano nelle residenze nobiliari veneziane.
Unica ed interessante sarà la mostra dedicata ad esplorare un lato sconosciuto ed inedito di Leonardo da Vinci, che ci viene presentato in veste di profumiere e cosmetologo per celebrare le sue scoperte in campo cosmetico, dagli originali metodi di infusione per ricavare fragranze alle ricette per colorare i capelli: E’ un racconto sul ruolo della bellezza e della cura di sè nelle corti rinascimentali che avrà luogo a Palazzo Moncenigo a partire dal 3 maggio.
Venezia e il Muve rendono poi omaggio a Francesco Morosini (1619.1694), celebrando la figura di questo Capitano Generale da Mar e Doge, esponendone oggetti personali, libri, reperti d’arte classica, documenti, armi, trofei e molto altro per rievocare l’illusione del ritorno alla gloria della Serenissima come potenza militare e marittima nel Mediterraneo. La mostra sarà presente al Museo Correr dal 14 giugno.
Venezia non è solo storia, ma è anche una città legata al mare e alla pesca, ed è in quest’ottica che si inquadra l’eccezionale raccolta di modellini ottocenteschi di imbarcazioni e attrezzature da pesca realizzati da A. Marella, artigiano di Chioggia, esposte al centro Culturale Candiani dal 15 giugno.
Il 2019 si chiude all’insegna dell’arte contemporanea con un omaggio a Livio Seguso, geniale maestro muranese del vetro contemporaneo (museo del Vetro di Murano, 15 ottobre), con una esposizione di giovani artisti londinesi in mostra alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro (dal 19 ottobre) e dal 16 novembre con la celebrazione, sempre nei locali di Ca’Pesaro, di Umberto Moggioli, artista trentino che trovò in Venezia e nella sua laguna una vera fonte di ispirazione per la sua arte pittorica,