Virgili: “a rischio la sostenibilità delle categorie dilettanti”
“La bufera che sta scuotendo il mondo del calcio è la spia di una malattia grave che rischia di far saltare il sistema”, così si esprime l’assessore provinciale alle attività sportive, Mario Virgili che, rilevando la criticità della situazione, osserva come il passo dal gioco d’azzardo alle scommesse sia piccolo. Due facce della stessa medaglia: azzardo e scommesse sono le espressioni, a detta dell’assessore, della stessa emergenza, “in quanto la malavita o organizza il gioco illegale oppure approfitta dei danni che vengono indotti dal gioco legale (debiti e strozzinaggio), pertanto in un modo o nell’altro a trarre profitti sono i ‘giri’ criminali che fanno affari sulla pelle dei cittadini”.
Virgili chiede a gran voce un “radicale ripensamento del sistema-calcio: sebbene, per quello che stiamo vivendo, l’immagine del mondo dello sport professionale sia incrinata, dobbiamo mettere in luce il merito di chi, e si tratta della maggioranza, pratica il calcio rispettando i valori e le regole, con investimenti sui ragazzi e sulle ragazze”. Virgili non tace però sulle “ombre che riguardano anche le categorie dilettanti per quanto riguarda gli elevati rimborsi spese, i compensi, le pretese economiche, sempre più insostenibili e non sempre eticamente accettabili, al punto da mettere in crisi quanti hanno dimostrato di lavorare secondo criteri di serietà”. Non è un caso che alcune società di categorie dilettanti si trovino sull’orlo del precipizio, non essendo più in grado di sostenere pagamenti di siffatta natura. L’impianto complessivo deve essere sottoposto a una rigorosa rivisitazione non solo in chiave di austerity ma anche di moralizzazione e di valori da riconquistare”.