La coperta corta di Gotti parte con la novità di De Maio al posto di Troost, intanto Pussetto e Barak fanno faville nelle loro nuove squadre. Più interisti che bianconeri e lo stadio era pieno…Cinziia ed il suo veleno, canta Venditti.
I piedi buoni dell’ Inter si vedono, e sarebbe strano non fosse così visto il costo, ma l’ Udinese seppur in modo non troppo preciso, non stà a guardare e la gara risulta tesa, intensa ma gradevole. L’ Inter non è quella del Triplete e l’ Udinese non è quella di Totò altrimenti già con le occasioni dei primi minuti il risultatosi sarebbe sbloccato.
L’ Udinese gioca bene e prova a pungere, a tratti schiaccia l’ Inter che sembra attendere il momento giusto.
Gotti l’ ha preparata perfettamente ed i suoi si applicano, ma con questi volponi basta una svista e…Un tiro sotto le gambe di un difensore e la pancia di Musso e quel gol che avrebbe meritato l’ Udinese lo fà un’ Inter che non merita ma tira in porta, cosa che i bianconeri non fanno. Quello che viene dopo non conta. Tre vittorie, tre sconfitte ed ora l’è tutto da rifare…
Ogni gara la squadra gioca di più a calcio, erano anni che non si vedevano certe trame di gioco. In sala stampa ho incontrato Amoroso ed il pensiero è stato ‘Quanto serviresti a questa Udinese’ pensateci una quindicina di gol in più dove sarebbe questa Udinese che tanto costruisce e poco concretizza? Bella ma ancora senza punti ed ora servono, brutti, sporchi e cattivi ma devono essere fatti.