La qualificazione alle coppe europee, Champions o Europa che sia, è da sempre considerato un obiettivo di vitale importanza per tutte le grandi squadre d’Italia e d’Europa, sia per tutta una serie di introiti economici da esse derivanti, sia per quanto attiene all’ aumento di blasone e all’espansione dei propri brand in giro per il mondo.
Di seguito andremo dunque ad analizzare le rime strategie di mercato delle quattro società a mio parere fortemente candidate ad un posto in Europa, vale a dire Atalanta, Napoli, Roma e Milan.
ATALANTA
Non più una sorpresa, né un’ ammazza-grandi, né tantomeno un outsider del nostro campionato, la squadra di Gian Piero Gasperini è da considerarsi oramai una vera e propria big del nostro calcio; grande merito va dato innanzitutto al presidente Antonio Percassi, giocatore bergamasco prima, ambizioso imprenditore poi, in grado di risollevare la Dea dal purgatorio della serie B e di mettere in piedi con estrema lungimiranza un progetto non ambizioso, di più, fondato su basi solidissime e sulla valorizzazione di giovani talenti italiani, prodotto di un eccellente settore giovanile (senza dubbio il migliore del nostro paese). Tanti sono infatti i nomi che si possono portare da esempio a sostegno di quanto appena affermato: Caldara, Conti, Gagliardini, Petagna per citarne alcuni.
Oltretutto, tale politica rappresenta nientemeno che ossigeno puro per il nostro calcio, in un periodo storico di buio nazionale (calcisticamente parlando sia chiaro) ,dovuto alla clamorosa disfatta mondiale, in seguito alla quale era finito tra il banco degli imputati l’intero sistema, colpevole di non riservare le adeguate attenzioni ai vivai e di preferire i calciatori stranieri.
Grande merito va dato inoltre al Gasp, grande allenatore sia per il coraggio dimostrato nel dare fiducia a tantissimi giovani, sia per la filosofia di calcio che ha saputo imprimere nell’ambiente; attraverso il suo 3-4-3 ha sin da subito attuato un calcio propositivo, caratterizzato da organizzazione, immensa qualità e quel pizzico di spregiudicatezza dimostrato indipendentemente dalla qualità dell’avversario, elementi questi che hanno contribuito alla consacrazione di elementi dapprima considerati mediocri: Ilicic, Gomez e Zapata su tutti, ma si potrebbe andare avanti ben oltre.
L’intento in quel di Bergamo, è dunque quello di mantenere il livello dimostrato nelle magnifiche stagioni appena trascorse. Per quanto attiene al mercato, gli elementi imprescindibili non dovrebbero essere ceduti; l’unico elemento di rilievo che potrebbe partire attualmente, è l’esterno di centrocampo Castagne, che a quanto pare vorrebbe giocare con più continuità. Le offerte per lui non mancano sia in Italia (Inter, Napoli) che in Europa (Leicester, Siviglia), con il prezzo del cartellino che si aggira attorno ai 15-20 milioni. Sul fronte entrate invece si parla di un graditissimo ritorno, quello di Giacomo Bonaventura, che approderebbe a parametro zero, in scadenza di contratto con il Milan. Potrebbero poi venire promossi in prima squadra alcuni giovani talenti della primavera, tra tutti il difensore Guth, l’esterno d’attacco Traorè (che a 16 anni ha già esordito in serie A, segnando la rete del definitivo 7-1 nel corso del match Atalanta- Udinese del 27 ottobre 2019) e il centravanti Roberto Piccoli.
NAPOLI
E’ stata una stagione da dimenticare finora quella dei partenopei del vulcanico presidente Aurelio De Laurentiis, i quali avrebbero voluto candidarsi come principale antagonista della Juve ed invece si sono ritrovati a galleggiare a metà, causa soprattutto uno spogliatoio trasformatosi con il tempo in una vera e propria polveriera. A farne le spese il tecnico Carlo Ancelotti, che però ad una settimana dall’esonero aveva già firmato con gli inglesi dell’Everton, a testimonianza che il progetto era terminato molto prima. La rivoluzione è già stata ampiamente annunciata e molti elementi sarebbero già sul piede di partenza, al fine di portare una ventata d’aria fresca nell’ambiente: tra questi i più papabili sarebbero Milik, Koulibaly, Allan, Hysaj, Ghoulam, Callejon e Meret, assieme agli esuberi Tonelli, Llorente e Younes. Rimarranno invece Fabian Ruiz, Insigne, Zielinski e Mertens (quest’ultimo fresco di rinnovo di contratto), elementi su cui Gennaro Gattuso (anch’esso riconfermato per la prossima stagione) vuole puntare per la realizzazione del nuovo progetto.
A giugno, oltre ai già promessi Rrahmani e Petagna (ora in prestito rispettivamente a Hellas e Spal), verranno riscattati i centrocampisti Demme ( dal Lipsia) e Lobotka (dal Celta Vigo) e l’esterno d’attacco Matteo Politano dall’Inter. Al Napoli piacciono molto anche Riccardo Orsolini del Bologna e Zapata e Ilicic dell’Atalanta ma dovremo attendere ulteriori sviluppi futuri per poter definire lo status delle trattative. Ringhio gradirebbe anche Kessiè, che nel suo Milan era un titolare inamovibile e potrebbe essere acquistato a titolo definitivo e Zlatan Ibrahimovic, il cui futuro è al giorno d’oggi tutto da definire anche se un approdo al Napoli sembra essere pura fantascienza.
ROMA
La squadra di Paulo Fonseca ha dimostrato nel corso di questa stagione una chiarissima idea di calcio, che ha portato a dei buoni risultati sino ad ora; i giallorossi, allo stato attuale delle cose, si trovano in quinta posizione, tutto sommato in linea con gli obiettivi stagionali; non si poteva chiedere di meglio al club capitolino, che ha dovuto far fronte ai vari impegni tra campionato, Coppa Italia ed Europa League con la rosa ridotta all’osso, complici continui infortuni e squalifiche che hanno dato il mal di testa al tecnico portoghese, costretto ad adattare diversi giocatori in posizioni non naturali per far fronte all’emergenza.
In ottica futura, sul fronte cessioni è data per scontata la partenza di Pastore, il quale non ha mai trovato una precisa collocazione né nel corso della gestione attuale, né in quella precedente targata Eusebio Di Francesco. Un futuro lontano dalla capitale è auspicabile anche per Alessandro Florenzi, che indipendentemente dalla volontà o meno del Valencia di riscattarlo, non rientrerebbe più nei piani della Roma. Anche il difensore centrale Chris Smalling, dimostratosi un ottimo giocatore in più di qualche circostanza, pare essere ai saluti; il Manchester United ha fissato per lui un riscatto che si aggira attorno ai 25 milioni, cifra considerata esorbitante per le casse del club. Al suo posto, tra i principali candidati ci sarebbero Vertonghen del Tottenham , Lovren del Liverpool e Sokratis Papastathopoulos, vecchia conoscenza del nostro calcio che attualmente milita nel Borussia Dortmund. Si interverrà in entrata anche sulle catene esterne di difesa, piace infatti il terzino sinistro Biraghi dell’Inter, che potrebbe arrivare in giallorosso in seguito ad una trattativa di scambio con il club nerazzurro che vedrebbe coinvolto anche Spinazzola.
Un altro settore da puntellare è infine quello legato agli esterni d’attacco, in cui si farà di tutto per blindare il fuoriclasse armeno Mkhitaryan; piacciono inoltre l’elegante ala destra del Marsiglia Florian Thauvin e Pedro e Willian del Chelsea (su quest’ultimo permangono forti dubbi legati all’ingaggio). Per il reparto avanzato il nome caldo è invece quello del talentuosissimo centravanti dell’Everton classe 2000 di nome Moise Kean.
MILAN
E’ stata una stagione da dimenticare sin qui quella dei rossoneri, che la scorsa estate avevano annunciato un ambizioso progetto di rincorsa all’Europa, piano andato in fumo dopo pochissime giornate a causa di un mercato a del tutto fallimentare giostrato da Boban e Maldini ed un tecnico che ha palesato sin da subito delle evidenti difficoltà sia a livello gestionale che a livello tecnico- tattico, in un clima di confusione generale che ha visto il diavolo rossonero precipitare addirittura nei bassifondi della classifica, culminato con l’inevitabile esonero antecedente alla prima pausa per le nazionali. Con l’arrivo di Pioli prima e di Rebic ed Ibrahimovic nel corso del mercato di gennaio, il Milan ha dato evidenti segnali di ripresa, i quali però non possono essere considerati soddisfacenti per una società di tale portata.
Sarà rivoluzione dunque, l’ennesima in casa rossonera, la quale vedrà innanzitutto un cambio al vertice, con Ragnick principale candidato a sostituire Paolo Maldini, che assieme al suo collega Boban (già licenziato tempo addietro), ha dimostrato di non essere ancora adeguato a ricoprire un ruolo così importante. Per quanto attiene alla panchina, invece, al 99% verrà dato il benservito a Stefano Pioli, orientato verso Parma in caso di addio dell’attuale tecnico Roberto D’Aversa; piace molto l’emergente ed abile tecnico tedesco Julian Nagelsmann, che nonostante la giovane età (appena 33 anni) tanto bene ha fatto con Hoffenheim prima e Lipsia poi.
Anche sul mercato vi saranno poi drastici cambiamenti, con l’intento di diminuire significativamente l’attuale monte ingaggi e di costruire un organico giovane ma competitivo.
Sul piede di partenza dunque ci sarebbe quasi mezza rosa: Donnarumma e Ibra in primis causa ingaggi esorbitanti, seguiti da Bonaventura, Laxalt, Biglia, Romagnoli, Musacchio, Kessiè, Calhanoglu, Paquetà, Reina e Begovic, che non rientrerebbero nel progetto tecnico.
Diversi sono anche i nomi in entrata tra cui quelli di Rajkovic, Dragowski e Onana per la porta, quelli di Baselli e Nainngolan per il centrocampo e quelli di Boadu e Milik per l’attacco.
Piacciono molto anche il difensore centrale classe 2002 Kouassì, in scadenza di contratto con il PSG, l’ esterno d’ attacco Memphis Depay, in forza al Lione e il terzino destro Mazraoui dell’Ajax.
Tante sono le squadre desiderose d’Europa, specie se a queste appena elencate ci aggiungiamo la Juve, l’Inter e la Lazio (trattate nell’articolo precedente), ma solo sette sono i posti disponibili.
Saranno queste le squadre che si aggiudicheranno sul campo il pass per l’Europa oppure nel corso della prossima stagione assisteremo ad inaspettate sorprese?
Non ci resta che aspettare e vedere.
Samuele Marcon