L’Udinese conclude la 33^giornata di serie A portando a casa un punto, al termine del match contro la Lazio disputato alla Dacia Arena, che, considerando l’avversario in questione e gli impegni futuri in calendario, è da considerarsi un ottimo risultato. La squadra di Gotti fa la sua solita partita, compatta, ordinata, con le idee ben chiare, pronta a pungere l’avversario attraverso le oramai note ripartenze di capitan Lasagna&company; dopo un primo tempo piuttosto di studio, in cui è la squadra biancoceleste a creare leggermente di più, pur senza spaventare il buon Musso, nella seconda frazione il pallino del gioco è sempre in mano ai friulani, complice anche un’evidentissimo calo fisico degli uomini di Inzaghi, i quali sembrano oramai avere il serbatoio in riserva; del resto, come affermato dal tecnico stesso, sono pressochè sempre gli stessi undici a scendere in campo, un forcing eccessivo in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui la possibilità di fare turnover è diventata l’arma principale per fare risultati, in una vera e propria lotta per la sopravvivenza. Tornando alla partita, numerose le occasioni create dalle zebrette bianconere nel secondo tempo, nate perlopiù dai piedi dei soliti De Paul, Lasagna e Fofana, commoventi per il livello di corsa, impegno e forma fisica messa in mostra; ottima anche la linea a 3 di difesa, composta da Becao, De Maio e Nuytinck, i quali, adeguatamente supportati da Stryger Larsen e Sema e dal ripiegamento dei centrocampisti in copertura, sono stati in grado di annullare senza sforzi eccessivi elementi chiave come Luis Alberto, Immobile e Milinkovic-Savic, tanto per citarne tre a caso. Sensazioni molto positive anche per mister Gotti, il quale, nell’immediato dopopartita ha affermato:”Per l’enorme mole di gioco prodotta, la sensazione è quella di aver perso due punti, più che di averne guadagnato uno; questa squadra meriterebbe una classifica perlomeno leggermente migliore”. Se solo si fosse insaccato il meraviglioso destro dal limite di De Paul allo scadere, ora saremmo qui a festeggiare una meravigliosa ciliegina sulla torta, a coronamento di un’ottima prova collettiva; la dea bendata non è stata benevola nemmeno stavolta, il tiro scheggia il palo esterno a Strakosha battuto e finisce fuori, strozzando in gola l’urlo del “diez”e di tutta la corazzata bianconera. Brutte notizie invece dall’infermeria, trauma al ginocchio per Jajalo e Teodorczyk, la cui stagione sembra essere finita, proprio nel momento in cui stavano cominciando a trovare più spazio; dovrebbe essere invece recuperato l’imprescindibile Nuytinck, sostituito a gara in corso da Samir, a scopo precauzionale. L’Udinese può guardare dunque al futuro con discreto ottimismo, complice anche la crescita collettiva messa in mostra negli ultimi mesi ed una nuova identità ritrovata soprattutto grazie alla mano dell’audace Luca Gotti; testa ora alla partita di Napoli in programma per domenica prossima, nella speranza di chiudere al più presto possibile il discorso salvezza.
Samuele Marcon