Gemona del Friuli (UD), Giugno 2021 – oltre 250 km chilometri suddivisi in 11 tappe: cinque friulane e sei in territorio veneto, uniranno Gemona del Friuli e Padova. Sarà questo il nuovo tratto – quello più a nord – del Cammino di Sant’Antonio in Italia. Un percorso di fede, arte, storia e cultura che attraversa la Penisola da Gemona a Capo Milazzo, in Sicilia, dove si tramanda che, nel 1221, il santo dei Miracoli approdò salvandosi da un naufragio e da dove raggiunse Assisi per incontrare San Francesco. Per Gemona, primo luogo sacro al mondo dedicato a Sant’Antonio, sarà soprattutto un segno di riconoscimento. Dopo l’inaugurazione il cammino sarà percorribile per tutti coloro che vorranno mettersi sulle orme di Antonio e, a ottobre, ci sarà un nuovo appuntamento importante a Gemona del Friuli, dove giungerà la veneratissima reliquia del Santo.
Gemona è “la porta più a nord” di questo cammino italiano, qui si trova la più antica chiesa a lui dedicata, sorta sulla cappella dedicata alla Beata Vergine voluta da Sant’Antonio durante il soggiorno del 1227 e a lui intitolata nel 1248, 17 anni dopo la sua morte, alcuni decenni prima dell’apertura al culto della Basilica di Padova, avvenuta nel 1310.
«Un grande lavoro di squadra – afferma Flavia Virilli, assessore alla cultura del Comune di Gemona, che fin dall’inizio ha seguito il progetto – partito con l’intento di valorizzare la presenza, nella cittadina pedemontana, dell’importante Santuario dedicato ad Antonio di Padova ma presto diventato un obiettivo al quale tendere per tutti i territori attraversati da questo itinerario di fede che vuole valorizzare la cultura, la bellezza e i sapori di scorci di Friuli e Veneto un po’ meno noti ma ricchissimi di storia e di paesaggi mozzafiato.»
Uno sforzo corale per il quale anche il Sindaco di Gemona del Friuli, Roberto Revelant, ringrazia tutte le amministrazioni, gli enti e i soggetti coinvolti, in primis la Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG «che fin da subito hanno creduto nell’importanza di questo Cammino, sostenendolo e permettendoci di farlo diventare, oggi, una realtà.» «Si tratta di una grande opportunità – conclude il primo cittadino di Gemona – la quale, a tutti gli effetti, si candida a diventare un vero motore “green” per il nostro territorio ma non solo.»
Il percorso può essere iniziato in autonomia seguendo le frecce col giglio bianco in campo giallo: i frati del Santuario gemonese già da venerdì 11 giugno rilasceranno a tutti coloro che vorranno mettersi in cammino un documento speciale ovvero “le credenziali del pellegrino”, dove appuntare pensieri e raccogliere timbri lungo la via. Per ora i primi pellegrini ad intraprendere e completare il viaggio sono stati il veneto Giampaolo Zabeo e il friulano Ivan Gallina.
Il Cammino di Sant’Antonio è anche un’esperienza spirituale di scoperta del nostro Paese: borghi, città, chiese, musei, natura e i tanti luoghi di culto, di fede e devozione in cui il Santo ha lasciato traccia possono essere rivisti dopo un lungo periodo di pandemia.
Un’esperienza che ci insegna ad essere un po’ pellegrini e viaggiatori, come fu Antonio, nato Fernando da Lisbona, spirito itinerante che molto viaggiò e passò alla storia come il “predicatore per eccellenza”.
Questa la mappa delle 5 tappe in Friuli:
1° Gemona, Osoppo, L’Hospitale di San Giovanni a Majano;
2° San Daniele, Ragogna, Pinzano e Sequals;
3° Arba, Maniago e Montereale Valcellina;
4° Aviano, Budoia e Polcenigo;
5° Fanna, Fontanafredda, Sacile e Caneva.
I PROTAGONISTI DEL PROGETTO “IL CAMMINO DI SANT’ANTONIO DA GEMONA A PADOVA”
Il progetto ha avuto una gestazione di tre anni, e nasce da tante collaborazioni: l’Amministrazione comunale gemonese, il Santuario di Sant’Antonio di Gemona, i Frati della Basilica del Santo di Padova, Il Centro Studi Antoniani di Padova, l’associazione Il Cammino di Sant’Antonio, Antonio 20/22, l’Arcidiocesi di Udine, la Pieve Arcipretale di Santa Maria Assunta di Gemona, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con tutti i Comuni interessati, la Regione Veneto con le province e i Comuni attraversati dal Cammino, PromoTurismoFVG, l’Università degli Studi di Udine, il CIRF, il Gal Montagna Leader, il Cammino di San Cristoforo, la Romea Strata e la Pro loco Pro Gemona insieme a tutte le pro loco interessate nelle due Regioni.