Un’altra grande prova, quella odierna degli azzurri di Roberto Mancini, che battono il Belgio per 2-1 e si qualificano per la semifinale del Campionato Europeo. Ad attenderli, a Wembley, ci sarà la Spagna di Luis Enrique, vittoriosa nel pomeriggio ai danni della Svizzera, in seguito alla lotteria dei rigori.
Nonostante l’energica partenza della compagine belga, l’Italia entra subito in clima partita; il potenziale vantaggio di Bonucci, al minuto 12 del primo tempo, viene prontamente annullato dal Var per duplice posizione di fuorigioco. Il gol è però solo questione di tempo ed al 31′ l’instancabile motorino di centrocampo Barella mette la palla in fondo al sacco, al termine di un’incursione in area ben eseguita. La reazione degli uomini di Martinez è pressoché immediata; a negar loro la gioia del pareggio ci pensa però Donnarumma, salvifico in diverse circostanze sia su Lukaku, sia su De Bruyne, orfani per l’occasione del compagno Eden Hazard, reduce da un infortunio. A firmare il raddoppio azzurro ci pensa Insigne, concludendo con un tiro a giro all’angolino, una cavalcata palla al piede nella difesa avversaria, spaccata in due in tale circostanza. Un generosissimo rigore, concesso al tramonto del primo tempo e realizzato impeccabilmente da Lukaku, ha consentito poi al Belgio di accorciare le distanze già prima dell’intervallo. Nel corso della ripresa, i diavoli rossi hanno attaccato invano, a testa bassa ed ogni loro incursione è stata abilmente sventata dalla nostra retroguardia, revitalizzata dal rientro di capitan Chiellini. Unica nota stonata della serata, l’infortunio di Spinazzola, sia per la preoccupante entità del medesimo, sia per l’importanza che egli riveste nel canovaccio tattico della squadra. Spetterà verosimilmente ad Emerson Palmieri, l’arduo compito di non far rimpiangere la sua assenza per il resto della competizione. Il punteggio di 2-1 rimane invariato fino alla fine, consentendo all’Italia di ottenere il pass per la semifinale e condannando allo stesso tempo il Belgio ad un’amara eliminazione. L’entusiasmo dei tifosi al triplice fischio arbitrale è l’ennesima riprova di un ritrovato entusiasmo collettivo, che era andato un po’ perdendosi nel corso delle precedenti gestioni.
Complimenti dunque a Mancini, per aver reso la nostra nazionale unica nella storia in merito al numero di successi consecutivi (15) e per aver eguagliato l’attacco del mitico Arrigo Sacchi (90 reti); il gol di Insigne segna inoltre il record di segnature per l’Italia ad un singolo Campionato Europeo, ad una sola lunghezza dal record assoluto, detenuto da Lippi in occasione dell’oro mondiale del 2006.
Samuele Marcon