È dedicato al genio più grande di tutti i tempi lo spettacolo Il sogno del giovane Leonardo da Vinci in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine giovedì 29 luglio 2021 con inizio alle ore 18.00, per la rassegna Teatro Bambino. Un genio ancora in forma di bozzolo che, grazie alla fiducia nelle proprie capacità e alla curiosità verso la natura e tutto ciò che lo circonda, riesce da adulto ad esprimere il meglio di sé e a realizzare i suoi desideri. Esattamente come tutti i bambini possono fare.
Nel villaggio natio di Vinci, il piccolo Leonardo esplora il mondo che lo circonda con estrema curiosità e vitalità: inizia a studiare i moti dell’aria, dell’acqua, degli animali, forse proprio lì avvia i suoi studi sul volo. Il piccolo genio è però figlio illegittimo e nel suo futuro è scritto un avvenire quanto mai faticoso e difficile. Il padre, Ser Piero, decide di portarlo alla famosa bottega di Mastro Verrocchio e così Leonardo si trova improvvisamente catapultato nella Firenze del Rinascimento, dove arte è sinonimo di cultura, crescita e lavoro. Incontra Botticelli, Perugino, Ghirlandaio, Agnolo Di Polo e da loro apprende, impara e cresce nel suo talento. Il suo più grande desiderio è quello di migliorare la vita dell’uomo, ma la società in cui vive è ancora chiusa e diffidente; nonostante le difficoltà, però, il sogno diventerà realtà: aprirà una bottega tutta sua e volerà verso l’infinità dei secoli a venire.
Commedia musicale in maschera prodotta dalla Compagnia Barabao Teatro, Il sogno del giovane Leonardo da Vinci di e con Romina Ranzato e Ivan Di Noia è uno spettacolo adatto ai bambini dai 6 anni in su ed è diretto da Cristina Ranzato. “Leonardo è una personalità travolgente che ha abitato un capitolo della storia tracciando un solco – spiega la regista -. Di fronte a lui generazioni di uomini, di tutti i credi e le lingue, si sono fermati. Tentiamo di comprendere come l’umana natura possa arrivare tanto in là. Risuoniamo ammirati di fronte a opere d’indicibile bellezza. Solo il soffermarcisi sarebbe sufficiente ma la domanda nasce spontanea: come diavolo ha fatto? La curiosità che ha pervaso la vita di quest’uomo ci spinge a cercare. La nostra umile risposta è uno spettacolo, un carosello di figure, di immagini, emozioni.”
Scenografia, costumi e maschere di Roberta Bianchini, falegnameria di Francesco Di Noia, musiche di Andrea Mazzacavallo.