Forse guardando i numeri sembra che ci sia stata solo Roma, ma l’Udinese nella prima metà ha retto bene nonostante il maggior possesso dei giallorossi. La squadra di Mourinho è ruvida grintosa lotta su ogni pallone e sembra sovrastare l’Udinese, ma alla fine dei conti non è proprio così. Udogie è più bravo a ripartire che a difendere, così come Molina che in occasione del gol romanista fa di tutto per contrastare l’avversario ma invece di stenderlo perde una palla sanguinosi sì ma sulla quale anche il ministro della difesa si addormenta e il gol fatto. Ma la partita non è come quella contro il Napoli, i bianconeri creano due occasioni che urlano vendetta e sulla seconda dove tutti osannano il romanista per il salvataggio su Pussetto, mi sento di dire che a mezzo metro dalla porta non importa come, ma una punta la deve buttare dentro. Ma se abbiamo due quinti che sono più bravi ad attaccare che a difendere non sarebbe il caso di coprirgli le spalle giocando con un 4-4-2 lasciandoli così più liberi di offendere? È vero i numeri si lasciano scrivere è tutto dipende da come i giocatori interpretano la gara, se in un 352 centrocampisti accompagna non si si trova in area in sei e segnare diventa semplice, ma se ti trovi a giocare con delle squadre più forti di te, devi giustamente fare una partita attendista per ripartire, ma non riesci a far salire la squadra e dare delle palle giocabili alle punte, potrebbe essere il caso di cambiare qualcosae Gotti lo fà. La Roma cala l’Udinese cresce, Samardžić, Beto ma soprattutto un devastante Soppy mettono alle corde i lupacchiotti, ma il gol che l’ Udinese meriterebbe non arriva. Ai punti il pareggio ci stava, ma vince chi segna di più ed i bianconeri il gol lo hanno regalato non fatto, arresta il buon sapore di una prestazione in crescendo buon auspicio per la prossima gara perché se si gioca così, non può piovere per sempre.