L’uomo e l’artista, in mostra a Cividale del Friuli in un’esclusiva retrospettiva – Un fil rouge collega la Città Ducale a Venezia e a Buttrio
È stata presentata ieri, 22 giugno 2012, nel chiostro del Monastero di Santa Maria in Valle, la mostra “Gian Maria Lepscky: innamorato del Friuli”, un evento culturale di alto livello voluto per far conoscere al grande pubblico la figura umana e artistica di Gian Maria Lepscky. Il progetto nasce dalla sinergia tra il Comune di Cividale del Friuli e l’associazione culturale “Apriamo il paracadute” di Buttrio, sotto la curatela di Fausto Deganutti, presente tra gli altri alla vernice unitamente al sindaco di Cividale, Stefano Balloch, al vicepresidente della Provincia di Udine, Daniele Macorig, ai referenti l’associazione di Buttrio e della Banca di Cividale.
Si tratta della prima retrospettiva su Lepscky in Friuli Venezia Giulia, allestita nella Chiesa di San Giovanni, nel complesso del Monastero di Santa Maria in Valle. La mostra sarà visitabile fino al 28 ottobre 2012, a ingresso gratuito, negli orari d’apertura del Monastero.
“L’idea di organizzare una mostra dedicata opere di Gian Maria Lepscky mi ha affascinato per la poca conoscenza del lavoro di questo maestro veneziano che ha tratto ispirazione anche dal Friuli nell’epoca più impressionista che ha caratterizzato questo territorio – commenta Fausto Deganutti -. Lepscky ha ottenuto poco riconoscimento in rapporto allo straordinario talento che ha saputo sviluppare in quarant’anni. Una vita trascorsa alla continua ricerca di immagini insolite, dimostrando di aver raccolto spunti sia dagli impressionisti francesi sia dai macchiaioli toscani”.
“Con quest’iniziativa – spiega il sindaco, Stefano Balloch – vogliamo favorire la scoperta di un pittore che, innamorato dei paesaggi delle nostre terre, lasciò molte opere di notevole fattura e sensibilità. Saranno esposti pure alcuni paesaggi friulani fra cui spiccano un omaggio a Villa Florio di Buttrio e una particolare veduta dei campi attorno a Rualis di Cividale del Friuli. Auspichiamo che anche questa mostra possa ottenere i lusinghieri risultati, in presenze di pubblico, già registrati in occasione dell’esposizione d’arte sacra del 2010, con 28mila visitatori, e per la mostra dedicata a Rippl Ronai, nel 2011, con 15mila ingressi di turisti, a pagamento”.
Contributi, patrocini e collaborazioni
La mostra è stata realizzata col contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e di Turismo FVG, del Comune di Cividale del Friuli e della Banca di Cividale; col patrocinio del Comune di Buttrio e della Provincia di Udine. Il catalogo è stato curato da Manlio Gaddi. Fotografie di Luigino Sutto, Avant Garde Design di Montebelluna, Piero Filippini di Padova, Blue Foto di Buttrio. Le opere sono state concesse in prestito per la mostra da Ada Filippini, Adriana, Gabriella e Giovanna Lepscky, Fausto Mulloni, Maria ed Elda Picini, Roberto Ferrero. Ringraziamenti speciali ad Ada Filippini per aver scelto Cividale del Friuli per esporre le opere di Gian Maria Lepscky, a Piero Filippini per la preziosa collaborazione e per la catalogazione delle opere, a Maria Picini per aver avuto l’idea di realizzare in Friuli Venezia Giulia una mostra sul maestro Lepscky.
Gian Maria Lepscky tra Venezia e il Friuli
Lepscky è stato protagonista di una stagione artistica straordinaria che lo ha visto artefice in prima persona di una ricerca stilistica unica, indagine che lo ha portato ad indagare aspetti intimistici della figura umana, e la relazione antropica creata dall’opera dell’uomo e dallo scorrere del tempo. La relazione fra Lepscky e la natura è stata sviluppata proprio in terra friulana, a Buttrio in particolare, dove, in casa di Mario Deganutti, ove era spesso ospite, si riuniva un cenacolo di artisti del calibro di Antonio Coceani, Guido Tavagnacco, Luigi Bront, Enrico de Cilla. L’artista frequentava anche a Cividale dove aveva stretto molte amicizie. Intensa la seconda metà degli anni ’30 quando visse in Spagna, a contatto col calore di quella terra e dei suoi abitanti. Lepscky, nato a Venezia nel 1897 dove poi ha esposto alla Biennale, è stato pure importante affrescatore di chiese e monumenti. Evidente il filo conduttore che unisce Venezia, Buttrio e Cividale, ed è su questo che si incentra la mostra “Gian Maria Lepscky. Innamorato del Friuli”. Ampia la proposta dell’allestimento, che spazia da tele ad acquerelli, disegni, studi preparatori, arricchiti da documenti storici.