Se esistesse qualcuno al mondo con dei dubbi sul fatto che le Dolomiti abbiano meritato nel 2009 di essere inserite nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità Unesco, dovrebbe sfogliare il libro presentato oggi a palazzo Belgrado “Dolomitis furlanis – lis vôs dal cidin. Dolomiti friulane – le voci del silenzio”. Le fotografie realizzate da Luciano Gaudenzio e i testi di Michele Zanetti non lasciano dubbi: la natura ci ha regalato un’opera d’arte che dobbiamo valorizzare nel migliore modo possibile. Il volume fotografico, edito da Daniele Marson editore grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e delle Province di Udine e Pordenone, è il primo di una collana tutta dedicata alle Dolomiti.
A presentare l’opera, oltre agli autori e all’editore, l’assessore alla montagna Luca Marcuzzo e il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini. E proprio il presidente ha illustrato i dettagli del volume dedicato al “pezzo friulano” della catena montuosa. «Si tratta di un libro molto suggestivo attraverso il quale meravigliarsi. Edito nella versione italiano/inglese e friulano/inglese, questo volume rappresenta perfettamente cos’è la nostra montagna. Nella parte in friulano – ha proseguito – è perfetto il vocabolo “cidin/silenzio” per rappresentare quella sensazione assoluta che si prova ad andare lassù dove non c’è posto per le parole, ma solo per il rumore del proprio respiro e della natura che ci circonda. Le foto pubblicate – ha aggiunto Fontanini – sono di una bellezza unica: il magistrale lavoro di Gaudenzio ha saputo cogliere attimi di un luogo magico».
Attualmente la gestione del sito Unesco è affidata a una fondazione costituita dalle cinque Province (oltre a Udine e Pordenone, Belluno, Trento e Bolzano), i parchi, gli enti locali e le associazioni e fondazioni direttamente interessate. La fondazione costituisce il luogo delle relazioni tra territori per la valorizzazione delle Dolomiti. A fare il punto sull’attività di questo organismo, l’assessore Marcuzzo che ha evidenziato come «si tratti di uno dei progetti avviati per diffondere la conoscenza di un territorio davvero unico e che contribuirà a mostrare a tutti la bellezza di questi luoghi».
«Non siamo di fronte a un monumento – ha concluso Fontanini – ma a una serie di luoghi eccellenti e abitati in cui, la tutela della natura passa indispensabilmente attraverso l’azione dell’uomo, come per generazioni hanno dimostrato gli abitanti delle Alpi».
Oltre all’opera fotografico-contenutistica, è stata inaugurata anche la mostra fotografica gratuita, allestita nell’atrio di palazzo Belgrado e aperta fino al prossimo 13 luglio, dedicata alle Dolomiti friulane e all’area protetta di notevole interesse geologico-naturalistico. Un vero e proprio paradiso quello rappresentato dal Parco Naturale che si estende per un’area di 36 mila 950 ettari dove l’escursionismo di tipo naturalistico, il trekking e i percorsi per i numerosi sentieri attrezzati con disponibilità di strutture d’appoggio, sono gli ingredienti per potenziare il turismo innovativo: responsabile e consapevole grazie a progetti di sviluppo sostenibile su cui la Provincia intende continuare a fare leva.