La squadra di Sottil gioca, si diverte, diverte e continua a vincere. Stavolta a pagare dazio è l’Inter di Inzaghi che passa in vantaggio su punizione, unico vero tiro in porta dei nerazzurri, ma poi viene raggiunta e superata dai bianconeri. Squadra che vince non si tocca e mister Sottil fa solo un piccolo aggiustamento in difesa inserendo il rientrante Bijol e lo sloveno lo ripagherà con il gol del vantaggio. Fin dai primi minuti si vede che l’Udinese ne ha di più, arriva prima sui palloni, li gestisce con intelligenza e l’Inter sembra a capirci veramente poco, poi arriva la doccia fredda, punizione, gol e Inter in vantaggio senza aver fatto nulla. l’Udinese però non si scompone e la doccia fredda invece di frenare gli animi li riavviva, Deulofeu e compagni corrono più di prima, nonostante lo svantaggio la sensazione è quella che tutto possa cambiare da un momento all’altro e così è… Il 3 a 1 finale che porta la firma di Bijol, uomo che in serie A ha vinto più contrasti aerei fino ad oggi, e Arslan, ennesimo cambio azzeccato dal mister, parla chiaro, senza se…senza ma, l’Udinese ha vinto meritatamente e stavolta lo dice anche mr Sottil in conferenza stampa, che pur mantenendo i piedi per terra si gode il momento la vittoria e la splendida atmosfera che si respira allo stadio Friuli. Era da tempo che non si viveva una favola del genere a Udine, e non è solo per le cinque vittorie consecutive che non sono poco, ma in particolare perché finalmente si è ricreato un feeling sia in campo dove tutti sembrano saper cosa fare, ma anche fuori dal campo con la tifoseria e questa è una gran bella cosa. Mr Andrea è un friulano d’adozione, sia per aver giocato qui anni fa, ma in particolare perché condivide con questa terra la sua idea che lavora e fatica pagano e lo sta dimostrando sul campo. l’Udinese non faceva 16 punti nelle prime 6 giornate dal 2000 quando il Mr giocava in bianconero. Dopo la sosta i Sottil Boys faranno visita a Cioffi, l’ ex allenatore bianconero magari rimpianto in estate per quello che era stato capace di farci vedere lo scorso anno, ma che ora nessuno rivorrebbe al posto di chi ora con orgoglio siede sulla panchina dell’Udinese e vuole continuare con una bella storia.