Torna la rassegna che porta a Pordenone il meglio del cinema africano,
con un programma ricco di proiezioni, incontri, concerti, una mostra e un laboratorio per bambini tra novembre e dicembre
Venerdì 4 la prima serata vede protagonista la musica con
“Feneen – scenari di cultura urbana tra le periferie di Dakar”
L’Africa vista attraverso lo sguardo di chi la vive e la racconta nelle sue molteplici sfumature: è questo lo spirito che da sempre anima la rassegna cinematografica “Gli occhi dell’Africa”, al via a Cinemazero venerdì 4 novembre alle 20:45. L’iniziativa, promossa da Caritas, Cinemazero, L’Altrameta e Centro culturale Casa dello Studente, giunta alla XVI edizione, quest’anno ha un programma ancor più ricco e vario anche grazie alla collaborazione con una fitta rete di associazioni e realtà del territorio. Il calendario infatti comprende film, incontri, concerti, una mostra, un laboratorio per bambini, proiezioni speciali per le scuole.
Il primo appuntamento, venerdì 4 novembre, è un viaggio musicale tra Senegal e Italia, con la proiezione del documentario “Feneen – scenari di cultura urbana tra le periferie di Dakar”. Saranno presenti la regista Giulia Rosco e l’autrice Jennifer Caodaglio. “Feneen” è un viaggio nella realtà urbana musicale contemporanea senegalese, un racconto nato dall’incontro tra il producer italiano Frank Sativa e i rapper Leuz Diwane G, senegalese, e F.U.L.A., italo-senegalese. La serata si svolge in collaborazione con la rassegna culturale “Il dialogo creativo”. Il 5 novembre ci sarà una proiezione speciale al mattino per le scuole. Il film traccia un ritratto complesso e inaspettato del movimento culturale urbano di Dakar, contesto imprescindibile per lo sviluppo di una coscienza civica critica e consapevole tra i giovani, ma anche terreno estremamente fertile di concrete opportunità di impiego all’interno di un’industria nascente.
La seconda serata, il 10 novembre, porta sul grande schermo le imprese straordinarie di un’alpinista marocchina, Bouchra Baibanou, con il film “Al Quimma”, documentario presentato al Trento film festival. La serata si svolge in sinergia con la sezione di Pordenone del Club Alpino Italiano.
Il 18 novembre c’è il primo dei due appuntamenti con i cortometraggi, in collaborazione con FMK – short film festival: quattro brevi e delicate narrazioni tutte al femminile, due in anteprima nazionale: film d’animazione che danno l’idea di che cosa si muove nel cinema africano anche in questo ambito così particolare. A introdurre la serata sarà la scrittrice afro-discendente Sabrina Efionayi, autrice di “Addio, a domani”, Einaudi 2022, libro che racconta la sua incredibile storia vera: quella di una ragazza di origine nigeriana cresciuta a Napoli con due mamme e tra due culture. Sabato 19 novembre al mattino per le scuole a Cinemazero e alle 17 in Biblioteca civica Efionayi presenterà il libro nell’ambito de “Il dialogo creativo”, in collaborazione con Voce Donna Onlus.
Nell’anno dedicato a Pier Paolo Pasolini, il programma de “Gli occhi dell’Africa” prosegue martedì 22 novembre con “Appunti per un’Orestiade africana”, documentario girato dal grande intellettuale lungo le strade di alcuni villaggi e città africani negli anni Sessanta, un’opera di estremo interesse sia per l’epoca in cui venne girata sia per l’oggi.
Il 25 novembre è la volta di un film che rappresenta la migliore produzione di Nollywood, la famosa “industria hollywoodiana” della Nigeria, con “Two weeks in Lagos”, racconto di una società che vive in un contesto metropolitano molto contemporaneo ma vuole ancora condizionare le scelte delle donne, con la vittoria dei diritti di queste ultime sulle regole della tradizione.
Come di consueto, non mancherà il concerto per Il Volo del Jazz, l’amatissimo festival di Controtempo, il 26 novembre al Teatro Zancanaro di Sacile: un momento dedicato alla musica contemporanea con il gruppo Kokoroko, una delle band più carismatiche della scena jazz britannica.
Il programma dei film si conclude il 28 novembre con la seconda serata di corti in collaborazione con FMK. Nella loro brevità, queste opere tracciano spaccati originali di altrettante realtà africane, rappresentando problematiche e momenti di vita nel Maghreb. Ottime scelte fotografiche e protagonisti davvero persuasivi portano sul grande schermo il conflitto tra un modo di vivere tradizionale e le esigenze della modernità. Ci sarà l’intervento musicale dal vivo del suonatore di kora e cantante Jali Babou Saho, originario del Gambia. Da poco l’artista ha pubblicato il suo album di debutto, lo splendido “Tamalla”.
Accanto alle serate con proiezioni e incontri: il 2 novembre inaugura nello Spazio Foto della Casa dello Studente la mostra fotografica “Sguardi capovolti”, curata dall’importante associazione Medici con l’Africa Cuamm, di Padova, per far conoscere l’impegno dei medici e dei volontari che operano in Africa da più di cinquant’anni. Il 2 e 9 novembre, sempre alla Casa dello Studente, alle 15:30 Fabrizio Zoldan racconterà i suoi viaggi in Ghana, Togo, Benin ed Etiopia, in collaborazione con l’Università della Terza età. E ancora, il 12 novembre dalle 15 alle 18, un pomeriggio sarà dedicato ai bambini, con il laboratorio teatrale di Lucia Zaghet, in collaborazione con la Scuola Sperimentale dell’Attore, a Casa Madonna Pellegrina.