A Capodanno ha fatto cantare e ballare oltre 9mila persone in Piazza Insurrezione a Padova per accogliere il 2023 nel migliore dei modi. Ora Max Gazzè torna nella Città del Santo all’interno di un tour nei teatri tra Italia ed Europa per presentare il nuovo disco in uscita nei prossimi mesi: appuntamento per Padova fissato per venerdì 15 dicembre al Gran Teatro Geox!
I biglietti sono in vendita da ora su Ticketmaster.it, Ticketone.it e in tutti i punti vendita abituali.
“Il teatro è la casa di tutte le storie e questa sarà la mia”, afferma Max Gazzè nell’annunciare insieme il suo ritorno discografico e live con un progetto a tutto tondo che lo vedrà esibirsi anche sui palchi dei grandi teatri internazionali. Cresciuto tra Belgio, Francia e Inghilterra, Gazzè ha da sempre la naturale propensione a mescolare le sue radici italiane con le suggestioni musicali internazionali. Insieme ai suoi musicisti di sempre, l’artista il prossimo autunno sarà così impegnato con un tour che si preannuncia palcoscenico perfetto per i suoi suoni, che in Europa approderanno anche a Barcellona, Praga, Bruxelles, Berlino. Fino ad approdare in Italia, dove incontrerà nuovamente Padova il 15 dicembre.
Bassista d’eccezione, straordinario musicista, compositore di opere ‘sintoniche’ e colonne sonore, attore sporadico e pilota sopra le righe: Max Gazzè è un artista ed un uomo capace di spostarsi in ambiti diversissimi sempre con grandissimo successo. In ogni cosa lo muovono una passione e una vitalità sconfinate, una energia che lui trasmette al pubblico in uno scambio reciproco. Apolide nel cuore, cittadino del mondo nella storia personale, Max ha suonato in tre continenti (Europa, America, Asia), è seguito da un pubblico affezionato sparso in tutta Europa; ha collaborato con oltre 30 artisti tra italiani e internazionali (tra cui Stewart Copeland). Musicista e compositore versatile, capace di spaziare dal punk al pop, fino alla composizione sinfonica (“Alchemaya”). I suoi testi più poetici (L’uomo più furbo, Figlia, Su un ciliegio esterno, Mentre dormi), le sue composizioni più sperimentali (Il bagliore dato a questo sole, Questo forte silenzio o Colloquium Vitae), sono amati tanto quanto le sue più note ‘canzonacce’ (Una musica può fare, Sotto casa, La vita com’è).