Pieno sostegno e solidarietà da parte del Comitato per l’economia e il lavoro all’assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Riccardi per l’attività svolta soprattutto in riferimento a questioni scottanti come quello della Terza corsia della A4. In materia di infrastrutture è emerso altresì che le beghe da campagna elettorale non possono minare la tempestività degli interventi. Indiscusso protagonista della riunione di oggi del Comitato provinciale per l’economia e il lavoro (Cpel), dunque, l’assessore Riccardi al quale è stata espressa unanime approvazione per quanto sin qui realizzato in materia di infrastrutture viarie e tecnologiche oltre che dai rappresentanti di palazzo Belgrado – presente il presidente della Provincia on. Pietro Fontanini e gli assessori provinciali Daniele Macorig, Franco Mattiussi e Adriano Ioan – da tutte le categorie economiche (hanno preso la parola Adriano Luci – Assindustria, Graziano Tilatti – Confartigianato, Bernardino Ceccarelli – Cciaa, Ivano Benvenuti – Cipaf, Giusto Maurig – Asdi Sedia e Maurizio Anolfo – Confagricoltura). Riccardi, in particolare, ha fatto il punto sugli interventi attuati dalla Regione su infrastrutture viarie e tecnologiche e sul fatto che la partita della terza corsia per la A4 sia determinante per lo sviluppo della nostra regione. Come hanno infatti sottolineato i rappresentanti delle categorie economiche, la nostra società vive di lavoro, non di assistenzialismo.
E il lavoro si crea solo se ci sono collegamenti efficienti. Pienamente condivisibile, per il presidente Fontanini «il discorso evidenziato dalle categorie di saper fare squadra tra l’economia reale e coloro i quali perseguono obiettivi importanti in materia di infrastrutture per lo sviluppo di regione e provincia. Condivido inoltre – ha aggiunto – l’appello lanciato al fine di poter fare il salto di qualità senza fermarsi sulle piccole beghe o senza utilizzare gli strumenti che la legge ci dà: se la legge prevede la figura del commissario e se questo ci permette di accelerare l’iter, perché non dovremmo utilizzarlo?». Il presidente è voluto intervenire altresì anche sui rilievi fatti in merito alla Bassanini (leggi sulla semplificazione amministrativa, ndr.). «La nostra Regione – ha sottolineato Fontanini – ha piena facoltà di legiferare. Sono però, purtroppo, i Consiglieri regionali che non fanno altre che recepire tutto ciò che arriva da Roma. E si sa, noi, in quanto Regione a Statuto speciale, potremmo fare di più. I miei auspici sono dunque rivolti al prossimo Consiglio regionale affinché legiferi in maniera propositiva».
A Riccardi, che ha ringraziato apertamente i presenti per il supporto dimostrato, è spettato il compito di trarre le conclusioni. Permangono tre nodi strutturali da sciogliere del procedimento amministrativo solo in parte legati alla Bassanini ha riferito. C’è innanzitutto la vicenda legata ai Beni culturali, ovvero al fatto che la competenza è statale e dovrebbe essere regionale. Poi, senza tornare al pre-’92, quando la politica rispetto alla parte amministrativa decideva tutto, ci deve essere legittimità e autorevolezza della politica. Infine il Governo non può compiere dei passi azzardati come quelli fatti in materia di Protezione Civile dove ha varato una riforma senza ascoltare chi la Protezione Civile l’ha creata.