Prosegue venerdì 17 novembre alle 20:45 a Cinemazero la XVII edizione della rassegna di cinema e cultura “Gli occhi dell’Africa”, promossa con Caritas, Casa dello Studente e Centro Missionario Diocesano, in collaborazione con Pordenone Docs Fest. In programma c’è un documentario premiato a Cinéma du Réel di Parigi e presentato, tra gli altri festival, anche a Hot Docs di Toronto. “Xaraasi Xanne (Crossing Voices)” di Bouba Touré e Raphaël Grisey riporta a galla l’avventura di Somankidi Coura, cooperativa agricola fondata in Mali nel 1977 da quattordici ex lavoratori migranti e attivisti originari dell’Africa occidentale, che vivevano in Francia.
Interviene Pietro Cingolani, ricercatore in Antropologia Culturale all’Università di Bologna, esperto di processi migratori, transnazionalismo, etnografia urbana, relazioni inter-etniche e relazioni tra mobilità e segregazione sociale. Il suo ultimo libro è “Etnografia delle migrazioni” (Carocci, 2023). Cingolani è anche il curatore della mostra “Sguardi Plurali”, visitabile nei “Nuovi Spazi” della Casa dello Studente fino al 18 novembre, che espone le fotografie dei vincitori nazionali del bando di Camera Fotografia, FIERI e Società Umanitaria di Carbonia.
“Xaraasi Xanne (Crossing Voices)” utilizza l’archivio cinematografico, fotografico e sonoro dell’artista maliano Bouba Touré, uno dei protagonisti. L’utopico, rivoluzionario ritorno a casa, per uscire da un’agricoltura di sussistenza, è narrato nel film attraverso le storie personali dei migranti e le loro battaglie, sempre in bilico tra Francia e Mali. Il documentario narra anche le figure degli stessi registi: Raphaël Grisey diventa figlio spirituale di Bouba. Diverse voci compongono il panorama sonoro, ponte tra memoria e futuro.
Sempre per “Gli occhi dell’Africa”, alla Casa dello Studente, continua fino al 20 dicembre nello “Spazio Foto” la mostra di Fabrizio Lava “Il cuore del Congo”. Gli scatti, in bianco e nero, ritraggono un’Africa immensa e multiforme: l’unico modo per conoscerla è cercare di viverla, di scoprirla, di incontrare le sue tradizioni, le sue tribù, anche grazie ai volti di chi la abita. Attraverso il reportage fotografico e la “presenza” di un fotografo che ha lavorato per la cooperazione, la mostra di Fabrizio Lava conduce in Congo, un Paese che porta il peso di una lunga guerra, a cui reagisce con vitalità, resilienza, fantasia uniche e stupefacenti.
La rassegna “Gli occhi dell’Africa” viene realizzata grazie al sostegno della Regione FVG, del Comune di Pordenone – Assessorato alla Cultura e di Nuovi Vicini Società Cooperativa Sociale, con la partecipazione di Circolo Controtempo – Il Volo del Jazz.