Per la prima delle due finali che potrebbe trovarsi a giocare l’Udinese, Cannavaro sceglie la stessa formazione che ha avuto ragione del Lecce lunedì scorso. La tensione è palpabile sugli spalti e in campo. l’Udinese è grintosa ma confusionaria, e già dopo sette minuti Success è costretto ad uscire per Brenner per infortunio. Già si sentono voci tipo ‘comencin ben’ e si teme per una cabala negativa. La grinta e la voglia indubbiamente ci sono ma di conclusioni se ne vedono poche, in particolare Brenner non supporta Lucca che si trova abbastanza isolato e non sembra in una delle sue giornate migliori. Lo stadio resta con il fiato sospeso quando su una palla in uscita dall’area l’Empoli la inchioda in rete dopo aver commosso un fallo che tutti vedono tranne Guida che deve ricorrere al Var essi resta su uno 0 a 0 che l’Udinese non va assolutamente bene ma che non riesce a sbloccare e significherebbe obbligo di vittoria a Frosinone. La sostituzione di Brenner con Davis dice molto sulla partita del primo che non ha ancora ben chiaro come si giochi a calcio. Davis che si divora un gol appena entrato, vivacizza l’attacco, ma il goal salvezza non arriva. Il valore delle squadre in campo è ben chiaro ed è quello delle posizioni che occupano in classifica forse leggermente meglio l’Udinese negli scambi ma a conti fatti quello che dice la classifica è la pura e amara verità. A tempo scaduto un rigore che Okoye intuisce, tocca ma non riesce a parare, regala il vantaggio all’Empoli, sembra finita ma a tempo scaduto, dopo varie confabulazioni in campo, Samardzic, incolpevole autore del rigore assegnato all’empoli con troppa leggerezza, in quanto lui si trovava davanti all’avversario e non poteva vederlo, si ritrova sul piede il pallone del rigore che vale il pareggio. L’Udinese si giocherà la serie A contro il Frosinone, orfana di SOULÉ, dove l’ideale sarebbe vincere potrebbe bastare non perdere ma anche perdendo ci si potrebbe salvare, insomma un pari che regala un finale al cardiopalma