Dopo il caloroso successo ottenuto al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine La Cenerentola di Gioachino Rossini. Fra i titoli più rappresentati e amati del genio pesarese, composto nel 1817 su libretto di Jacopo Ferretti che si ispirò alla celebre favola di Charles Perrault, questo splendido dramma giocoso colorato e frizzante sarà in scena sabato 25 maggio (inizio ore 20.00).
Lo spettacolo sarà preceduto, venerdì 24 maggio alle 17.30, dalla conferenza Dalla scarpetta allo smaniglio a cura del regista, giornalista e autore radiofonico Andrea Merli (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili) mentre si conferma sold out la prova generale riservata alle scuole, in programma sempre venerdì 24 maggio (inizio ore 10.00) con oltre mille studenti e studentesse in arrivo da tutta la Regione e dal Veneto.
La Cenerentola che vedremo in scena al Giovanni da Udine è la fortunata e libera rilettura realizzata nel 2022 dal Teatro Carlo Felice di Genova dell’edizione storica del 1978 con scene e costumi di Emanuele “Lele” Luzzati, ancora oggi oggetto di culto e caposaldo della storia del teatro musicale grazie all’inesausta creatività del famosissimo scenografo, animatore ed illustratore genovese, che diede alla bellissima fiaba rossiniana la sua inconfondibile cifra stilistica nota ormai in tutto il mondo. La regia è firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, eclettici sperimentatori d’arte dalla Scala alla televisione e dal 2020 inedito collettivo di regia per opere rare e spesso baciate da un irresistibile sense of humour. Lo spiccato accento comico della regia ha suscitato al Carlo Felice di Genova un notevole successo di pubblico che si è puntualmente ripetuto al Teatro lirico triestino.
Sul podio per questa speciale occasione, imperdibile sia per gli amanti della grande musica di Rossini ma anche per gli appassionati d’arti visive, potremo apprezzare il Maestro Enrico Calesso, da anni ormai dedito ad una costante ricerca sul repertorio mozartiano e rossiniano con un’ampia pletora di titoli del grande pesarese al suo attivo.
Fra i solisti brilleranno il mezzo soprano Annalisa Stroppa – artista di spicco nel panorama internazionale che ricoprirà il ruolo di Angelina in esclusiva per la recita udinese -, il friulano Giorgio Caoduro oggi considerato uno dei migliori basso-baritoni proprio nel repertorio rossiniano e soprattutto nel ruolo di Dandini, che per primo l’ha portato alla ribalta internazionale, il tenore Dave Monaco (Don Ramiro) già protagonista al Rossini Opera Festival di Pesaro, il baritono Pablo Ruiz (Don Magnifico), altra voce esperta del ruolo. Il cast di altissimo profilo sarà affiancato dall’Orchestra e dal Coro del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, quest’ultimo preparato da Paolo Longo.
Il Direttore Musicale Enrico Calesso sottolinea: “La raffinatissima rimodulazione del genere Opera Buffa viene portata da Rossini già con Il Barbiere di Siviglia a un’ulteriore dimensione, grazie all’introduzione di nuovi contrasti di carattere e di una più complessa caratterizzazione psicologica dei personaggi, con momenti di malinconia, affanno e sofferenza resi musicalmente in modo mirabile e tipico dell’opera seria. Con La Cenerentola questa contaminazione si spinge fino ad un vero e proprio romanzo di formazione, con una sottolineatura estremamente netta da un lato della non appartenenza di Angelina al mondo immorale ed arrogante cui la sua esistenza è consegnata, e dall’altro della sua presa di coscienza progressiva del suo destino fino al trionfo finale contro i soprusi arbitrariamente subiti… L’orecchio dell’ascoltatore viene dunque costantemente guidato lungo il processo di completo disvelamento della natura della protagonista, declinato attraverso una lunga serie di contrasti con la comicità di Don Magnifico, l’irrequieto e scanzonato nervosismo di Dandini, l’incorreggibile stupidità delle sorellastre e gli ingegnosi interventi del maestro Alidoro – in una commistione perfetta di elementi buffi e seri che fanno di quest’opera un capolavoro della commedia rossiniana”.