Babilonia Teatri, compagnia teatrale la cui carriera è costellata da numerosi premi, tra cui due Ubu e un Leone d’Argento, accompagnati in scena da Francesco Alberici, Premio Ubu 2021 come miglior attore/performer under 35, apre le 11 date a Trieste di FESTIL con uno spettacolo che esplora il concetto di casa a partire dai luoghi che, agli occhi dei più, case non sono.
Dopo Trieste, lo spettacolo sarà in scena a Udine per FESTIL/Teatro Contatto Estate
È la compagnia Babilonia Teatri, vincitrice di numerosi premi tra cui due Ubu (gli Oscar del teatro italiano) e insignita del prestigioso Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2016, ainaugurare domani 18 giugno, con lo spettacolo “Pietre nere”, gli 11 spettacoli programmati a Trieste – di cui 3 in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e 1 in collaborazione con Trieste Estate – della nona edizione di FESTIL_Festival estivo del Litorale, diretta da Tommaso Tuzzoli e Federico Bellini. In scena con la compagnia anche Francesco Alberici, altro nome importante del panorama teatrale nazionale, Premio Ubu 2021 come miglior attore/performer under 35. Lo spettacolo andrà in scenain Sala Bartoli alle 21.00,in collaborazione con Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, e il giorno dopo, mercoledì 19 giugno, si potrà vedere a Udine per FESTIL/Teatro Contatto Estate (Teatro Palamostre, ore 21.00).
FESTIL è organizzato da TINAOS e realizzato con il contributodel MiC, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il sostegno della Fondazione Friuli e di Le Fondazioni Casali, in stretta collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG,con cui condivide a Udine la Stagione Teatro Contatto Estate, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, e con il partenariato di Primorski Poletni Festival, Hrvatsko Narodno Kazaliste Ivan pl Zajc/Teatro nazionale I. Zajc di Fiume (HR), COMITES Fiume, La Contrada – Teatro Stabile di Trieste, ei mediapartner Radio Onde Furlanee Radio Punto Zero.
“Pietre Nere” è lo spettacolo con Enrico Castellani, Valeria Raimondi, Francesco Alberici e con Orlando Castellani, prodotto da Babilonia Teatri e La Corte Ospitale in coproduzione con Operaestate Festival Veneto, risultato dell’indagine condotta sul territorio di Asti all’interno di Casa Mondo, progetto vincitore del Bando Art Waves di Compagnia San Paolo. Per la creazione di Casa mondo Enrico Castellani e Valeria Raimondi, con la collaborazione artistica di Francesco Alberici, hanno invitato cinque artisti alla creazione di un’opera. A ciascuno di loro è stato chiesto di scegliere un luogo di indagine affinché sulla base della conoscenza e dell’incontro ne fosse restituita un’opera artistica, con l’obiettivo di dare vita a uno spettacolo teatrale all’interno del quale i materiali ricevuti sono voci, suoni, immagini in grado di nutrire la composizione e la riflessione sul concetto di casa a partire dai luoghi che, agli occhi dei più, case non sono: case di riposo, case-famiglia, carceri, ospedali, strade, centri di accoglienza.
«“Pietre nere” scarnifica e centrifuga la nostra idea di casa […] è casa in tutte le sue infinite declinazioni. / Personali e sociali. / Intime e pubbliche», scrivono nelle note di regia i Babilonia Teatri.
Così il critico Graziano Graziani (“Minima & Moralia”) sullo spettacolo: «“Pietre Nere” è una vera e propria indagine, svolta nel territorio di Asti, e come spesso accade con il teatro dei Babilonia, ha la qualità di centrare con precisione i nodi roventi che agitano il conscio e l’inconscio della nostra contemporaneità. È un’operazione che al duo veronese – cosa rara nel panorama teatrale – riesce praticamente sempre, complice una scrittura che inanella riflessioni profonde ed elenchi di frasi fatte, pensieri intimi e pensieri collettivi, derive pop e evocazione del conflitto, in una sintesi che è allo stesso tempo personale e politica. Non fa eccezione “Pietre Nere”, riflessione nata dalla mutata percezione innescata dalla pandemia, ma dallo sguardo e dal respiro decisamente più ampi».
Seguiranno in scena a Trieste per FESTIL gli spettacoli: “La morte ovvero il pranzo della domenica” di Mariano Dammacco con Serena Balivo (25 giugno, Sala Bartoli), “Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà” di e con Mario Perrotta (28 giugno, Sala Bartoli), “Solo quando lavoro sono felice” di e con Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa (3 luglio, Teatro dei Fabbri), due serate dedicate al progetto di drammaturgia contemporanea “Futuro Passato” (9 e 10 luglio, Teatro dei Fabbri), “Storie di noi” di Beatrice Monroy con Giuseppe Provinzano (19 luglio, Teatro dei Fabbri), “A te e famiglia” di Angelo Campolo e Giulia Drogo (24 luglio, Teatro dei Fabbri), “Most: lo sguardo oltre il ponte” di e con Angelo Floramo con musiche dal vivo dei Fior delle Bolge e illustrazioni di Aleksandar Zograf (7 agosto, Giardino del Museo Sartorio).