l’Udinese ne fa tre, ne vince tre e guarda tutti dall’alto. Parte male l’avventura dell’Udinese nella terra dell’altro prosciutto, 2 minuti e si va sotto con una bella girata parmense ed una dormita della difesa bianconera. l’Udinese ci prova, tira molto, ma gioca con poca fluidità, forse perché il centrocampo è più muscolare che tecnico e nonostante i numeri di Thauvin sembra manchi il raccordo tra centrocampo e attacco così Luca si trova abbastanza isolato un po’ come succedeva lo scorso anno. La gara non è brutta ma sembra che qualcosa non giri al meglio, anche una garanzia come Bijol non gioca i suoi livelli anzi è proprio al di sotto condizionando tutta la fase difensiva, così a due minuti dalla fine della prima metà il Parma va sul 2 a 0 e quando, subito dopo, il tiro di Lucca finisce sul palo sembra che la dea Eupalla oggi guardi da un’altra parte. Già si cominciano a sentire sugli spalti critiche e frasi del tipo ‘Ecco l’Udinese dello scorso anno’ Il mister bianconero non ci stà, mescola le carte e cambia faccia ai bianconeri che cambiano marcia, Thauvin MVP della gara, sale ancor più in cattedra con Ekkelenkamp a fare da gemello tattico, e l’Udinese la ribalta con un secondo tempo magistrale. Essere primi ora non conta nulla, certo ha un buon sapore e se si pensa che questi punti lo scorso anno li avevamo a dicembre ancor di più, ma l’importante è che questa è la direzione giusta, voluta, con energia, intensità e connessione tra i reparti. La cosa principale è vedere che i giocatori non giocano solo per se stessi ma si aiutano a vicenda e questo credo sia il di più rispetto allo scorso anno oltre ad una discreta dose di fortuna che aiuta sempre, perché ricordiamoci nel gioco la fortuna serve. Una prova del genere dimostra il carattere del gruppo e se servisse, le capacità di questo mister, umile e molto preparato. Sicuramente arriveranno momenti più bui ma per ora godiamoci il momento, l’Udinese con 10 punti guarda tutti dall’alto ed erano 13 anni che non accadeva.