l’Udinese arriva a Como da tre pareggi consecutivi di cui l’ultimo con l’Atalanta ed ha perso solo una partita nelle ultime sei. Runjaic sceglie Sanchez e non Lucca a far compagnia a Thauvin, visto il terreno pesante forse il capocannoniere bianconero sembrava più adatto. Sin da subito sembra che il Como ne abbia di più infatti bastano 6 minuti per permettere a Diao di segnare il gol del 1 a 0 e nei minuti successivi di mettere alla prova l’abilità di Sava, autore di almeno tre parate fondamentali. Verso il ventesimo l’Udinese sembra prendere in mano le redini della partita con qualche fiammata, ma quando la bilancia sembra prendere dal lato bianconero, su un corner battuto anche maluccio il Como segna il 2 a 0 con un tiro da fuori. Praticamente nullo, per non dire dannoso Kamara, Sanchez invisibile, l’unico che prova a far qualcosa è Thauvin che però sembra predicare nel vuoto. l’Udinese non è neanche lontana parente di quella che ha affrontato l’Atalanta, è vero il Como non è una neopromossa come le altre, ha dei buoni giocatori e gioca a pallone, ma è l’Udinese che sembra fuori dalla partita. Inizia il secondo tempo, con Lucca al posto di Sanchez e l’Udinese si ricorda di entrare in campo e giocare a pallone, così in pochi minuti dimezza le distanze con un bel gol di Payero e si ritrova in superiorità numerica vanificata quasi subito dall’espulsione di Solet, forse un po’ troppo fiscale l’arbitro per entrambe le espulsioni, ancor di più per quella del bianconero. Ma quando non è aria si vede, la mancanza di solet si sente Bijol va in apprensione e per anticipare un avversario segna nella sua porta e quando l’Udinese attendeva solamente la fine della gara il Como segna anche il quarto gol. Una gara assolutamente negativa, dov’è bianconeri hanno avuto le opportunità di rientrare ma le hanno sprecate permettendo al Como di vincere meritatamente. Da un campo che sembra una piscina, dove sicuramente le espulsioni hanno cambiato l’inerzia della partita, L’Udinese esce molto ridimensionata e dopo una gara del genere affrontare la Roma non è il massimo.