Per una partita in cui provare a vincere è d’obbligo Runjaic sceglie il tanto acclamato tridente con Thauvin, Sanchez e Lucca protetti dalla difesa titolare e Kamara al posto dello squalificato Karlstrom la cui assenza sembra pesare non poco. Il Venezia sembra aver più fame, le fasce ingessate bianconere non riforniscono a dovere l’attacco e la partita risulta alquanto confusionaria e senza spunti. I passaggi all’indietro non si contano ed alla mezz’ora non c’è un’ azione degna di nota se non un possibile fallo in area su Thauvin ed il primo tempo segna forse una delle peggiori gare viste in quel Friuli dove non si sa più vincere, per non dire giocare a calcio. Nel thè tra primo e secondo tempo ci deve essere stata qualche erba miracolosa perché l’Udinese entra con un piglio diverso e complici anche due uscite sciagurate del portiere ospite Joronen subentrato al titolare infortunato, in 10 minuti si ritrova sul 2 a 0 con gol di Lucca e Lovric. Ma neanche 10 minuti e Caviglia accorcia riportando alla luce i fantasmi dell’andata ed in una mischia su corner il Venezia trova il pari. L’ Udinese invece di addormentare la gara si è addormentata e non fosse stato per un bel esterno destro di Bravo che regala il gol del 3 a 2, forse ormai da tutti insperato, avrebbe sciupato una vittoria già in tasca. Non è possibile dover segnare tre gol per battere il Venezia. Era importante vincere più che la prestazione ed è stato fatto, ma non mi sento di dire che l’Udinese abbia giocato bene e vinto meritatamente, soprattutto contando che di fronte c’era il Venezia che rispetto ai bianconeri non ha assolutamente sfigurato, o per meglio dire e l’Udinese che non si è dimostrata assolutamente superiore ad una squadra decisamente modesta come il Venezia e giocando così da Napoli non si esce sicuramente indenni.