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Per la partita di via del Mare parte titolare Sanchez vicino a Lucca con Thauvin laterale. La gara parte subito forte con un paio di azioni pericolose che i bianconeri non concretizzano in parte per demerito ed in parte per bravura leccese. Alla mezz’ora un braccio largo di un giallorosso sul collo di Lovric manda l’arbitro al Var per il rigore, di quelli che si danno nell’era del Var e che stanno rovinando il calcio, che Lucca trasforma. A dir poco imbarazzante la discussione tra Lucca e Thauvin che poi ha coinvolto mezza squadra per decidere chi avrebbe dovuto tirare il rigore che teoricamente sarebbe toccato al capitano il quale aveva sbagliato le due massime punizioni tirate ad inizio campionato. Una sceneggiata del genere per battere un rigore – peraltro discutibile seppur ai bianconeri ne sono stati fischiati contro di peggiori- è indecente, Runjaic ha insegnato a Lucca una lezione d’oro, non basta essere bravi e segnare per diventare campioni, conta più la squadra del singolo, cosí esci senza discussioni. Il secondo tempo vede il Lecce più arrembante, Sanchez non è riuscito a segnare nello stadio in cui nel 2008 fece il suo primo gol. L’arbitro non gestisce benissimo la gara, così come l’Udinese che subisce troppo il Lecce ma trova una vittoria più preziosa che bella.