L’Assessore Ioan , «Questi contributi rappresentano un’opportunità per le imprese che intendono investire in ricerca e innovazione e per i giovani ad elevata qualificazione da impiegare in questo settore»
Il lavoro altamente qualificato per chi ha investito gran parte degli studi in settori nodali c’è e, soprattutto, viene sostenuto dalla Provincia di Udine grazie ai trasferimenti regionali previsti dalla legge 11 del 2003 (articolo 16). Gli incentivi per le imprese che assumono in Friuli personale con curricula di tutto rispetto ammontano, per l’anno 2012, a complessivi 547 mila euro. Si tratta di una cifra importante, funzionale ad agevolare l’impiego di menti eccellenti nel campo della ricerca tecnologica e dell’innovazione, un antidoto insomma alla fuga dei cervelli fuori dai confini nazionali attraverso concrete opportunità di inserimento in imprese dinamiche e volte allo sviluppo di nuove competenze e di know-how in crescita. Nel 2012 la Regione ha trasferito complessivamente quasi 481 mila euro.
Le domande presentate nel corso di quest’anno risultano, al momento, 45. L’assessore provinciale alle Attività Produttive, Adriano Ioan, formula un pressante appello alle aziende friulane, affinché facciano richiesta di questo indispensabile strumento: “E’ una chance unica con una duplice finalità: rilanciare e sostenere l’attività delle imprese puntando sull’innovazione come strategia per combattere la crisi e, allo stesso tempo, favorire l’inserimento lavorativo o la ricollocazione di personale disoccupato (giovani in primis) con un elevato grado di specializzazione». Un’opportunità da cogliere senza indugi, secondo Ioan, sulla falsariga delle realtà che, in questi anni, hanno beneficiato dei contributi. «Dal 2004 ad oggi, – evidenzia Ioan – per questo specifico intervento la Regione Fvg ha destinato alla Provincia di Udine risorse per 3 milioni e 185 mila euro di cui 2 milioni e 185 mila euro sono stati già liquidati. Le domande presentate sono state in totale 375, quelle accolte e alle quali sono stati concessi gli incentivi (già liquidati o in fase di liquidazione) sono 261”.
Due anni la durata minima del contratto – conditio sine qua non per l’assegnazione del contributo -; per le imprese sono a disposizione 10 mila euro per i soggetti impiegati a tempo indeterminato e 9 mila euro per le assunzioni a tempo determinato. A questi importi si aggiunge un contributo aggiuntivo del 20% qualora i soggetti siano donne.
Possono beneficiare degli incentivi i datori di lavoro costituiti in forma di imprese, associazioni o fondazioni, la cui sede di attività o unità locale è situata in Fvg e che siano iscritti, se imprese, al Registro delle imprese di una delle Province della Regione; se artigiani, all’Albo delle imprese artigiane; se cooperative, al Registro regionale delle cooperative.
I rapporti di lavoro non devono riguardare posti lasciati liberi a seguito di licenziamenti e le mansioni affidate devono essere corrispondenti ai titoli di studio in possesso dei soggetti neo assunti; il personale ad elevata qualificazione ha l’obbligo di possedere una laurea triennale, specialistica o del vecchio ordinamento in un ambito così detto scientifico, quale per esempio l’area medica, ingegneristica, informatica, mentre per il personale da impiegare in attività di ricerca è sufficiente il possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Entrambe le categorie di lavoratori devono essere disoccupati, residenti in regione, cittadini italiani o di paesi membri della UE o, se extracomunitarie, in regola con la normativa in materia di immigrazione.