Trieste – La distribuzione pubblicitaria in Friuli Venezia Giulia finisce nel mirino del consigliere regionale Paride Cargnelutti (PDL) che, in un’interrogazione urgente recentemente depositata, domanda maggiori controlli sulla gestione e l’effettuazione del servizio. “E’ un problema oggettivo che chiama in causa – precisa il primo firmatario del testo – la tipologia del lavoro e le condizioni nelle quali il lavoro si espleta”. In altre parole, dal momento che il porta a porta della distribuzione di pubblicità avviene per opera di personale quasi esclusivamente immigrato (extracomunitari in testa), e il ricorso a questi lavoratori risulta in incremento per questa specifica mansione, Cargnelutti intende sapere se e quali forme di controllo vengano svolte ed in ogni caso auspica una sorveglianza dedicata a questo tipo di lavoro.
I dubbi sono molti e riguardano innanzitutto la dovuta tutela e garanzia che sono dovute anche a chi effettua questa mansione lavorativa. “Non possiamo nascondere, ad esempio, che questa occupazione presenta con ogni probabilità caratteristiche di forte precarietà (sono lavorati pagati alla luce del sole? Quale contratto hanno firmato? Sono iscritti all’Inail e alla previdenza obbligatoria?), se non addirittura di vera e propria evasione e/o elusione previdenziale. Per dirimere ogni perplessità e indagare su questi delicati aspetti, Cargnelutti, nell’interrogazione, domanda che vengano messe in atto modalità di controllo con particole attenzione per quanto riguarda gli adempimenti contributivi ed assicurativi, oltre che previdenziali. “Si tratta – conclude – non soltanto di un obbligo da parte dei datori di lavoro, ma anche di un diritto che deve essere giustamente rivendicato dal personale impiegato in questa attività porta a porta”.
Inoltre Cargnelutti invoca serrati controlli anche perché le forze dell’ordine e la Polizia Municipale controllino che queste persone abbiano il permesso di soggiorno, siano in regola con le carte, verifichino la loro provenienza e il domicilio.