Una nuova opportunità per chi viene sorpreso alticcio al volante: anziché fare i conti con la giustizia ordinaria e la pena comminata dalla sentenza di condanna, il colpevole può domandare al giudice di applicare la pena sostitutiva, ovvero i lavori di pubblica utilità. Anche la Provincia di Udine entra nel novero delle amministrazioni che offrono questa via d’uscita, grazie alla convenzione sottoscritta con il Tribunale di Udine approvata nell’ultima seduta di giunta. “Siamo il 94esimo ente – spiega l’assessore Adriano Ioan – a vantare una convenzione di questo tipo con il Palazzo di giustizia. L’imputato, dopo essersi accertato sulla disponibilità di posti con l’ente provinciale, deve chiedere al giudice il lavoro di pubblica utilità che consiste nella prestazione di attività non retribuita a favore della collettività. Per quanto riguarda Palazzo Belgrado, in tutti i settori in cui è attivo l’ente di area vasta si possono prevedere posti di lavoro esercitato gratuitamente (per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa) attraverso cui far ‘espiare’ la colpa a chi è stato pizzicato con troppo alcol in corpo.
Anche con i lavori di pubblica utilità svolti per conto della Provincia di Udine si potrà pertanto estinguere il reato, ovviamente se il lavoro è stato svolto positivamente, dimezzare il periodo di sospensione della patente e ottenere la revoca (se stabilita) della confisca del veicolo. Naturalmente è rimessa al giudice la decisione di concedere o meno questa forma alternativa di ‘pagamento’ del debito contratto nei confronti della società. Il giudice di pace indicherà il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità, mentre il giudice del Tribunale ne detterà le modalità di svolgimento.
“Si tratta di una convezione – conclude Ioan – che, oltre a consolidare la collaborazione con le strutture giudiziarie del territorio, consente di ampliare il ricorso al lavoro di pubblica utilità, già positivamente sperimentato da questa amministrazione provinciale, seppure in ambiti diversi”.