La targa consegnata in occasione dell’ultimo spettacolo dell’artista all’Auditorium Zanon
“Una vita per il Friuli perché il Friuli è la tua vita (Une vite pal Friûl parcè il Friûl al è la tò vite)”: l’appassionata frase in friulano campeggia sulla speciale targa consegnata dal Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, all’interprete sensibile della lingua e della cultura friulana, Bepi Agostinis che con lo spettacolo in marilenghe “Aghe e Siums” (acqua e sogni) ha dato l’addio alle scene sabato sera, a Udine, all’Auditorium Zanon, con una kermesse in ricordo del poeta friulano Galliano Zof, poeta e filosofo contadino attaccato all’amore per la sua terra.
Il numero uno di Palazzo Belgrado, nel suo intervento, ha ribadito l’impegno profuso in questi anni da Agostinis per realizzare, con l’appoggio della Provincia di Udine, il primo Teatro di professionisti per la valorizzazione della lingua e cultura friulane, la “Farie Teatral furlane”. Agostinis, nei saluti iniziali, ha ringraziato anche l’assessore provinciale alla cultura, Elena Lizzi, il presidente del CSS Alberto Bevilacqua perché “ha accettato di dare vita a una Compagnia Stabile in friulano”. Dal canto suo Agostinis ha omaggiato Fontanini con un quadro riportante la frase in friulano che recita: “Se un popolo perde la sua lingua, diventa prima o poi schiavo”. Bepi ha ricordato anche i primi allievi della Scuola di recitazione per il teatro friulano diretta da Nico Pepe: grazie ai suoi recital le poesie di Zof sono state diffuse in ogni angolo del Friuli.
L’ultimo spettacolo recitato e diretto come regista da Bepi Agostinis “Aghe e Siums”, di Gaston Bachelard e Ugo Ronfani, ha visto la partecipazione anche dell’attrice Sonia Cossettini e l’accompagnamento musicale dell’arpista Silvia Podrecca. Il tema era quello della centralità dell’acqua nella vita del microcosmo e del macrocosmo, continuamente violata da inquinamento, incuria e opere infrastrutturali che rovinano l’ecosistema e l’equilibrio di laghi, fiumi, ruscelli e mare. Mentre gli attori interpretavano passi sull’argomento dell’acqua tratti da poeti, filosofi e