Le rassicurazioni degli assessori Ioan e Lizzi: “Grazie a specialità, alunni al caldo. Solidarietà alle altre province”
Riscaldamento garantito. Gli assessori provinciali all’Edilizia scolastica e all’Istruzione Adriano Ioan ed Elena Lizzi rassicurano studenti e famiglie. Dopo l’annuncio-shock del presidente nazionale UPI (Unione Province Italiane), Antonio Saitta che ha ventilato lo stop al caldo a causa dei tagli agli enti intermedi previsti dalla spending review, Palazzo Belgrado si affretta a calmare le acque nel nostro territorio: non ci sarà dunque alcune guerra dei termosifoni giocata fra governo e provincia sulla pelle degli studenti. Certo, “siamo un’isola felice in quanto siamo speciali – affermano all’unisono gli assessori Ioan e Lizzi – e le risorse utilizzate per il mantenimento e il funzionamento degli edifici scolastici non arrivano da Roma (che ci dà zero euro), bensì dalle tasche dei friulani sia con i trasferimenti dalla Regione alla Provincia sia con la tassa d’iscrizione scolastica”.
Dunque, in Friuli possiamo tirare un sospiro di sollievo grazie all’autonomia e allo Statuto di specialità che consente ancora di garantire le risorse necessarie per offrire servizi ottimali agli studenti, al corpo docente, ai collaboratori scolastici, e conservare, rinnovando e tecnologizzando, l’efficienza degli edifici scolastici. “Proprio grazie agli interventi costanti e puntuali effettuati dalla Provincia sugli immobili in vista dell’efficientamento energetico – che si sta realizzando, e in gran parte già realizzato, con il cambio dei serramenti, installazione di impianti anti-dispersione di calore, di termosifoni dotati di valvole autoregolantesi che mantengono la temperatura – la spesa verrà notevolmente ridotta e sarà pertanto del tutto sostenibile”, dichiara Ioan. Dal canto suo l’assessore Lizzi aggiunge: “Finché restiamo speciali e Roma non ci toglie la nostra specialità, i nostri studenti non soffriranno di certo il freddo…, il prossimo anno si vedrà. Bisognerebbe chiedere alla commissione speciale Pedicini”, questa l’amara battuta. L’assessore Lizzi aggiunge inoltre: “Siamo solidali con le altre province d’Italia che si trovano a gestire situazioni aberranti, fra l’altro a colpi di decreti leggi sui quali incombe un pesante dubbio di incostituzionalità”. Infine l’appello della Lizzi: “Dicano però i candidati governatori come pensano di tenere fede a tutti gli impegni se la specialità viene continuamente messa in discussione”.