Un mobile di sacrestia e due inginocchiatoi risalenti al XVII secolo hanno rivisto la luce, grazie ad un intervento di restauro, con il contributo di 3 mila euro (primo riparto 2012) erogato dalla Provincia di Udine nella parrocchia di Sant’Agnese a Joannis (Aiello del Friuli). La presentazione dei lavori è avvenuta nel contesto della Giornata del ringraziamento, organizzata dalla Coldiretti, alla quale hanno partecipato il Presidente Pietro Fontanini e l’assessore Enio Decorte.
“Dobbiamo cercare di mantenere e conservare anche il patrimonio sacro che arricchisce le parrocchie dei nostri paesi”, ha affermato il numero uno di Palazzo Belgrado che ha poi rivolto il suo pensiero ai temi dell’agricoltura e del lavoro dei campi, visto che nella ricorrenza sono stati benedetti, come da tradizione, i macchinari agricoli e gli ettari di terreno: “Investire nell’agricoltura è una scelta non solo economica, ma anche culturale, ecologica, sociale, politica di forte valenza educativa; le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e, viceversa.
Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all’edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano”. La riflessione che ha guidato la Giornata del ringraziamento 2012 è ispirata al versetto biblico “Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra (Sal 37,3)”, scelto dalla Commissione episcopale per i problemi sociali ed il lavoro della Cei, nell’intento di segnalare che il lavoro dei campi è anche una scuola per lo sviluppo della fede.
Non poteva poi mancare la riflessione sull’annata agraria particolarmente difficile a causa della grave siccità protrattasi per tutta l’estate e che ha compromesso gran parte delle coltivazioni. La minore produzione si è combinata con l’aumento dei costi, dovuti all’energia per irrigare, al caro carburante ed, in genere, a tutti i mezzi tecnici, e questo ha inciso negativamente sui bilanci delle aziende. Ha espresso preoccupazione il numero uno di Palazzo Belgrado anche per la situazione in cui versa il settore lattiero caseario a causa dell’aumento dei costi di produzione ed il contemporaneo calo del prezzo del latte alla stalla: “Gli allevamenti sono vessati dalla lievitazione dei costi di produzione come mangimi, energia, carburanti ed in particolare, per i bovini, anche dall’aumento del costo dei ristalli (i vitelli da ingrasso), mentre i prezzi alla produzione restano praticamente costanti”.