Agenti della Polizia Provinciale presenti su tutto il territorio per verificare la regolarità delle attività di caccia e pesca e individuare gli illeciti. Un controllo che, negli ultimi mesi, ha portato all’individuazione di diverse irregolarità. Dopo il bracconiere individuato alla fine di ottobre in comune di Villa Santina mentre esercitava l’uccellagione con reti e richiami vivi, è toccato a un altro bracconiere sorpreso dagli agenti Polizia provinciale in comune di Ovaro.
L’uomo è stato “beccato” in flagranza di reato mentre esercitava l’uccellagione mediante panie invischiate e richiami vivi esposti. L’intervento è stato effettuato da una pattuglia del Corpo di Polizia Locale Provinciale in collaborazione con una pattuglia del Corpo forestale regionale di Villa Santina. Dal controllo effettuato successivamente è risultato che il soggetto deteneva illegalmente 12 uccelli vivi, da utilizzare come richiami, e 167 altri esemplari morti, appartenenti a specie protette, e conservati in un congelatore. Le panie invischiate e tutti gli uccelli sono stati posti sotto sequestro. Gli esemplari vivi sono stati immediatamente liberati sul posto. A carico dello stesso è stata inoltrata informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tolmezzo per la contravvenzione di uccellagione, cattura e detenzione illegali di avifauna selvatica protetta e per uccisione di animali.
Vivo apprezzamento per il nuovo colpo inferto contro chi non ha rispetto del patrimonio faunistico del nostro territorio è stato espresso dal presidente della Provincia Pietro Fontanini.«Un’azione – ha detto – che dimostra come gli agenti della Provincia siano impegnati a 360 gradi e che le attività di controllo sulle strade non sottraggano impegno dalle attività in materia ittico venatoria. Agli agenti – ha chiosato Fontanini – vorrei rivolgere un sentito ringraziamento per il lavoro che stanno svolgendo e che li vede impegnati su diversi fronti».