Lo ha ribadito oggi il presidente nel corso del convegno organizzato nell’ambito della Settimana delle solidarietà organizzata dall’assessorato provinciale alle politiche sociali
«Al centro dell’operato della Provincia di Udine c’è la persona e la sua prima espressione di socialità ovvero la famiglia naturale, quella che nasce dall’unione di un uomo e di una donna». Lo ha ribadito oggi il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini nel corso del convegno “Associazionismo familiare protagonista del welfare locale”, organizzato nell’ambito della 14^ edizione della Settimana provinciale delle Solidarietà. Il convegno, organizzato in collaborazione con il Forum regionale delle Associazioni familiari, ha chiuso la tre giorni di incontri organizzati dall’assessorato alle politiche sociali come momento di approfondimento, divulgazione e informazione e che continuerà domani, in un’altra veste: nell’ambito di Idea Natale, la fiera dedicata alle strenne natalizie, troveranno posto gli stand di Idea solidale, manifestazione dedicata al mondo del volontariato.
Dopo la giornata dedicata alla prevenzione della violenza tra i giovani e sull’educazione alla legalità e al workshop sui percorsi di crescita e autonomia per giovani e adulti con disabilità, riflettori puntati sulla famiglia. Ad aprire i lavori l’assessore alle politiche per la Provincia Adriano Piuzzi che ha ribadito come «anche quest’anno, si sia confermato il successo dell’iniziativa che ha tagliato il ragguardevole traguardo dei 14 anni. Successo, dunque – ha aggiunto Piuzzi -, per la parte convegnistica finalizzata allo scambio di esperienze e di buone prassi tra gli operatori del sociale nonché alla promozione e al rafforzamento delle reti territoriali. I temi affrontati hanno visto una grossa partecipazione e interesse – ha riferito Piuzzi – soprattutto dei giovani. Ci aspettiamo il consueto successo anche per la seconda parte della settimana ovvero Ideasolidale. Si tratta di un’importante occasione per essere concretamente solidali attraverso l’acquisto di prodotti della creatività e dell’ingegno di tutte quelle persone, disabili o in situazioni di disagio, che trovano nell’artigianato e nella produzione di oggettistica creativa una ragione di valorizzazione e di identità sociale».
Il convegno, moderato dal direttore de La Vita Cattolica Roberto Pensa è entrato poi nel vivo con l’intervento del presidente Fontanini il quale ha definito la famiglia «il primo gruppo umano organizzato della società. Il riferimento – ha aggiunto – è ovviamente quello alla famiglia naturale, fondata sul rapporto fra uomo e donna, la famiglia così come prevista e legittimata dalla Costituzione italiana e, ancora prima, dal diritto naturale che sancisce principi immutabili e oggettivi. Norma fondamentale è l’articolo 29 che riconosce preminenza alla famiglia legittima. Ciò che conta – ha ribadito Fontanini – è riaffermare, in questi tempi di smembramento dei valori e di perdita dei riferimenti sostanziali, il ruolo chiave esercitato dalla famiglia naturale: qui in Friuli è ancora viva, per fortuna, la concezione della famiglia formata dall’unione di un uomo e di una donna, unica garanzia non soltanto per la prosecuzione del genere umano, ma anche per l’educazione valoriale della prole. La famiglia fondata nel matrimonio costituisce non solo un patrimonio dell’umanità ma, al contempo, una cellula vitale, vero e proprio“pilastro delle società”». Per Fontanini dunque la famiglia va tutelata nella sua integrità come bene pubblico ben individuato.
La giornata è poi proseguita con la testimonianza di persone in prima linea in tema di famiglia: sono intervenuti Giancarlo Biasoni – Presidente del Forum regionale delle Associazioni Familiari; Francesco Belletti – Presidente del Forum nazionale delle Associazioni Familiari; Davide Simoncig – Presidente Associazione Genitori Moimacco; Lorella Baron – Presidente Associazione Il Mondo che Vogliamo; Giovanni Marco Campeotto – Coordinatore provinciale Associazione Famiglie Numerose; Loris Bazzo – Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carlino. Le conclusioni sono state quelle dell’assessore regionale alla famiglia Roberto Molinaro.