Inutile nasconderselo, a prescindere da come finirà l’avventura in coppa, per l’Udinese questo sarà un campionato durissimo, giocato fino all’ultimo e in cui ogni partita può essere fondamentale per il raggiungimento della quota salvezza. Il pareggio di Chievo, acciuffato in extremis in 10 uomini, a due giorni dalla batosta svizzera, ha comunque espresso a chiare lettere che Guidolin e i suoi ragazzi sono perfettamente consapevoli della situazione e che l’animus pugnandi non verrà mai meno, qualunque siano le difficoltà di sorta.
Così la truppa friulana arriva alla sfida interna contro il Parma di domenica prossima forte di cinque risultati utili di fila, un discreto piazzamento in classifica e con qualche certezza in più (Angella). Certo l’ambiente è tutt’altro che sereno, più di qualcuno in squadra soffre di molesti mal di pancia (Barreto?, Fabbrini?) e gli ultimi appelli del mister al sostegno dei tifosi lasciano intendere come anche ai piani alti sia arrivato qualche sentore della disaffezione crescente da parte della base (o di parte di essa).
In tutto questo la situazione della squadra non è cambiata di molto, gli assenti per infortunio permangono tali e se Badu è tornato in gruppo contemporaneamente si è bloccato Lazzari per almeno 2 settimane, costringendo così il mister a nuovi rebus per il centrocampo. In difesa, al rientro di Domizzi, fa da contraltare la squalifica di Danilo cosi chè il reparto arretrato rimane ancora il settore più rimaneggiato della squadra. Contro i ducali comunque è vietato sbagliare e altre distrazioni non saranno ammesse al cospetto di gente come Amauri.
Detto di centrocampo e difesa, in attacco permane il toto-compagno di Di Natale anche se, al di là degli uomini, appare evidente che il bomber campano giochi ormai da troppo tempo isolato e spremuto nelle rincorse ai lanci lunghi. Quello che serve veramente è un cambio di mentalità netto, con un rispetto verso l’avversario che non significhi arretrare o chiudersi a riccio sperando nelle ripartenze.
La squadra di Donadoni è reduce da alcune buone prestazioni seppur culminate con il pareggio interno a reti bianche contro il Siena. I ducali ritrovano Valdes a centrocampo ma dovranno fare a meno di Biabany squalificato mentre Belfodil è il candidato principe come partner di attacco di Amauri. Proprio l’italo-brasiliano torna al Friuli con la maglia dei ducali dopo la doppietta inflitta alle zebrette nel successo per 2-0 dei gialloblu dell’aprile 2011.
E quello parmense è sempre stato un boccone ostico da digerire per i colori friulani se è vero che nei 18 precedenti al Friuli in serie A si registrano 8 vittorie per i padroni di casa contro 4 sconfitte e 6 pareggi. L’ultimo successo interno risale al 3-1 dello scorso campionato mentre il 2 in schedina non si registra dal già citato 2-0 della stagione 2010/2011.
Dopo il disastro arbitrale di domenica scorsa, a dirigere la sfida contro il Parma arriva al Friuli il sig. Russo di Nola, arbitro definito emergente a cui si augura una direzione di gara serena ed equilibrata.