“Aiutiamo i giovani ad acculturarsi, a imparare bene le lingue e a capire che libertà e giustizia sono conquistabili con l’onestà intellettuale individuale e collettiva”. Questo è il messaggio, semplice eppure efficace e denso di verità, che consegna alla nuove generazioni Primo Blarzino, fondatore della CNA regionale; un incredibile personaggio, oggi 92enne, che ha arricchito il sindacato di battaglie e tappe fondamentali per nostra regione.
Festeggiato domenica, presso la nuova sede CNA Udine Nord a Feletto (Tavagnacco) dai vertici CNA e da numerose autorità – tra i presenti l’onorevole Serracchiani, il presidente della Cciaa di Udine Da Pozzo, il senatore Pegorer, il deputato Strizzolo, il sindaco di Tavagnacco Pezzetta -, Primo ha come sempre conquistato l’uditorio con la sua energia e l’entusiasmo che ha contraddistinto la sua lunga vita, presentandosi come “testimonial” perfetto dell’Anno europeo dell’invecchiamento attivo. E attivo Primo lo è parecchio: ancora oggi lavora nel suo negozio di Lauco con la figlia, una bottega che ricopre oggi solo una funzione sociale di servizio al paese. Commentando la video-testimonianza che sintetizza il memoriale che la CNA Pensionati ha voluto dedicare al suo veterano (“Le mille vite di Primo Blarzino: imprenditore, sindacalista, commerciante, artigiano, pilota, ballerino”, scritto dalla giornalista Rosalba Tello), Blarzino ha invitato nonni e genitori, “che hanno conosciuto fatica e sacrifici, a trasferire con l’esempio la tenacia, la legalità, la fraternità, valori che servono ad affrontare le avversità”. E mai come in questi tempi difficili l’auspicio pare più valido.
Alla giornata di festa erano presenti tutti i vertici della CNA provinciale e regionale: “con i suoi consigli, la sua disponibilità – ha detto il Presidente provinciale CNA di Udine Nello Coppeto – la CNA è cresciuta ed oggi conta 80 dipendenti e 12 sedi; l’ultima è questa di Tavagnacco, il nostro fiore all’occhiello, sorta in un territorio ricco di attività produttive”. Parole di stima per Blarzino anche da parte del Presidente regionale CNA Fvg Denis Puntin: “Ho lavorato per lui ed è stato per me una grande guida; nel sindacato ha sempre creato e mai diviso, trovando la soluzione per ogni questione”. “Nel 2060 gli over 55 saranno il 40% della popolazione – ha aggiunto il Presidente provinciale CNA Pensionati di Udine Pietro Di Lena -, tutta l’Europa deve fare i conti con gli anziani e il governo deve cogliere la sfida di integrazione tra vecchi e giovani”.
“Abbiamo bisogno di esempi come lui – ha aggiunto l’eurodeputata Debora Serracchiani, intervenuta all’evento CNA per trattare su un tema caro all’Europa quale l’invecchiamento attivo -, non ci servono professori bensì maestri come Primo. L’Europa invecchia, bisogna accettare la sfida culturale tra anziani e giovani. Primo è un uomo europeo: con la sua esperienza e i valori di cui si fa portavoce (dignità del lavoro, rispetto, onestà, legalità, fare le cose assieme e per gli altri) è l’emblema, per la nostra terra e il Paese intero, di rigore, crescita e solidarietà”.
Anche il Presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, ha commentato le “mille vite” di Primo. “Blarzino invita a guardare al passato ma dà consigli moderni: aumentare le competenze, e su questo aspetto infatti ci giochiamo il futuro, parlare lingue straniere, un concetto europeista, acculturarsi per accrescere in ricerca e innovazione. Gli anziani sono una risorsa e Blarzino offre un modello che dovrebbe arrivare soprattutto dall’alto, dalla politica e dall’economia”.
Ha chiuso la giornata di festa dedicata a Blarzino la presidente nazionale CNA Pensionati Maria Beatrice Tragni: “Abbiamo il dovere della trasmissione dei valori e del sapere delle imprese; il mestiere artigiano è una memoria storica da tramandare e da riscoprire, innovandolo. Dobbiamo tornare alla sobrietà, fare l’interesse della collettività, cercando di non spaccare le generazioni ma di integrarle senza emarginare ciò che non è moderno. E la politica, in questo, deve essere un modello e darci la vsione di essere un grande popolo”.