Assessore Decorte: “Al via il processo di condivisione con Carinzia e Veneto”
Regole comuni per codificare i rifiuti in vista della loro esportazione: un tassello importante verso l’Euroregione passa anche attraverso l’avvio del percorso di armonizzazione per l’invio dei rifiuti all’estero. Questa la finalità del progetto Interreg di cooperazione transfrontaliera Italia-Austria “Harnobawi” a cui la Provincia di Udine partecipa assieme a Carinzia (lead partner), Regione FVG, Regione Veneto, Ministero federale austriaco, per riuscire a trovare, nell’arco di tre anni, il minimo comun denominatore per parlare lo stesso linguaggio nell’ambito dell’economia dello smaltimento e recupero dei rifiuti nell’Euroregione.
In pratica, si tratta di individuare metodiche efficienti e velocizzanti per catalogare e codificare in maniera univoca i rifiuti che partono dal Friuli per approdare soprattutto in Austria, a seguire Germania. Nella Regione Friuli Venezia Giulia le competenze inerenti le attività in materia di spedizioni transfrontaliere di rifiuti spettano alle Province (Trieste, Gorizia, Udine e Pordenone) in forza della delega di cui all’art. 18 della Legge regionale 27 novembre 2006 n.24 La materia, normata dal Regolamento europeo 1013 del 2006 e delegata dalla Regione alla Provincia, prevede in capo all’Ente intermedio l’autorizzazione per la spedizione dei rifiuti. L’ammontare complessivo del progetto, il cui battesimo ufficiale si terrà la prossima settimana a Klagenfurt, è pari a 213 mila euro, mentre la quota assegnata a Palazzo Belgrado è di 55 mila euro.
Alla fine del triennio, che sarà costellato da riunioni dei gruppi di lavoro orientate a definire modalità di comunicazione comuni per la codifica dei rifiuti, vedrà la luce – spiega l’assessore provinciale all’Ambiente Enio Decorte – il primo software gestionale deputato a far interloquire in maniera comune e chiara le aree geografiche partecipanti al progetto. “Si tratta di un progetto ambizioso – commenta l’assessore Decorte – che consentirà di evitare incomprensioni e rendere più snello e meno burocratizzato l’iter di autorizzazione all’esportazione dei rifiuti”.